Il contratto di anticipazione bancaria prevede l’erogazione di un finanziamento da parte dell’Istituto di Credito a fronte della costituzione in pegno di beni mobili (titoli o merci) da parte del cliente.
Dal punto di vista operativo, si tratta di due contratti stipulati tra l’Istituto ed il cliente: uno rappresenta la polizza di anticipazione relativa al prestito e l’altro il contratto accessorio di pegno.
L’anticipazione bancaria permette al cliente di ottenere l’intera somma, al netto delle competenze bancarie, in un singolo accredito nel momento della stipula del contratto obbligandosi a restituire il medesimo importo ad una data specifica.
Le competenze calcolate a favore della banca sono ottenute applicando una percentuale variabile calcolata sul valore dei beni in pegno (scarto di garanzia) normalmente compresa tra il 10% ed il 50%, dagli interessi maturati sulle somme anticipate e dalle commissioni di perizia legate all’attività di valutazione della garanzia.
L’anticipazione bancaria può essere
-Anticipazione su merci, il contratto di anticipazione bancaria prevede la concessione di credito a fronte di merci poste in pegno da parte del cliente
-Anticipazione su titoli, il contratto di anticipazione bancaria prevede la concessione di credito a fronte di titoli posti in pegno da parte del cliente. Al termine del contratto, la banca dovrebbe restituire al cliente gli stessi identici beni posti in pegno. Tuttavia, nel caso di beni fungibili, i titoli restituiti possono essere diversi da quelli originali ma, ugualmente, della stesse specie
-Anticipazione su ordini. In questo caso la situazione è un po’ atipica, perché l’ordine, di per sé stesso, non è una garanzia di entrata certa per l’azienda, in quanto potrebbe essere sempre revocato, potrebbe concretizzarsi in un importo diverso, ed è legato a molte possibilità di modifica o contestazioni tra l’Impresa ed il suo cliente. Del resto, nel caso di ordini di valore importante, spesso l’Impresa ha la necessità di reperire dei fondi finalizzati alla preparazione dell’ordine stesso; pensiamo, per esempio ad un macchinario, per cui, la sola preparazione dello stesso, implica all’azienda il dover anticipare grosse somme di denaro semplicemente per costruirlo. In questo caso, la banca effettua un finanziamento, generalmente più alto dell’importo necessario all’azienda e trattiene una parte di quell’importo costituendo un pegno a suo favore, fino a quando l’ordine non si è concretizzato in fattura di vendita e la fattura stessa non sia andata a fine.
-Anticipazione su ordini con credito documentario. In questo caso, l’operazione si struttura come la precedente, ma la certezza di incassare è sicuramente superiore, stante la presenza di un credito documentario, quindi una fonte di entrata certa (rispettando le indicazioni del credito documentario) che si concretizzerà quando l’ordine è spedito regolarmente. A questo punto la banca, anticipando l’ordine, in pratica anticipa parte dell’introito derivante dal credito documentario. Bisogna però notare che, formalmente, nessun atto sarà concatenato all’altro per evitare che si creino dei legami legali tra i vari contratti
L’anticipazione bancaria è quindi uno strumento utile per l’impresa in varie situazioni.