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In questa mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire un agriturismo, spiegando quanto costa, cosa serve e quali sono i requisiti.
Negli ultimi anni, è andata sempre più diffondendosi l’abitudine di trascorrere le vacanze o di organizzare ricevimenti in un agriturismo, strutture immerse nel verde e circondate da splendidi paesaggi naturali. Le strutture che offrono questo tipo di ospitalità sono accoglienti e si distinguono per una raffinata rusticità, sono avvolte da un’atmosfera piacevole e rilassante e offrono agli ospiti la possibilità di passare qualche giorno a contatto con la natura, provare il gusto di una cucina ricca di ingredienti freschi e naturali e instaurare un rapporto amichevole con i gestori e gli altri ospiti, partecipando talvolta ad attività sportive e di intrattenimento. Quasi sempre l’agriturismo è connesso ad una piccola azienda agricola, per avere a disposizione in cucina ingredienti freschi di stagione e per coinvolgere gli ospiti nei lavori di coltivazione e raccolta.
Considerando che le vacanze e gli eventi aziendali in agriturismo sono diventati un vero e proprio business, è comprensibile pensare di potersi dedicare a questa attività, e, soprattutto per chi apprezza il contatto con le persone e la campagna, potrebbe costituire una vera svolta. Ovviamente non è semplicissimo, ma non è neanche impossibile.
Cosa Serve per Aprire un Agriturismo
Aprire un agriturismo è un’attività piuttosto complessa come, del resto, qualsiasi altra struttura ricettiva. Prima di tutto, occorre avere a disposizione una struttura idonea, situata in un contesto potenzialmente fruibile dagli ospiti, circondato dalla natura e da un paesaggio particolarmente attraente dal punto di vista turistico e sportivo, per esempio, ricco di itinerari per effettuare escursioni in mountain bike o a piedi, non eccessivamente distante da un centro abitato e raggiungibile con un’auto che non sia necessariamente un fuoristrada, o in bicicletta.
L’agriturismo non è pensato per chi predilige il lusso, ma piuttosto per le famiglie che vogliono avvicinarsi alla natura, i turisti che desiderano scoprire la cucina locale e i prodotti tipici della zona e chiunque desideri passare qualche giorno lontano dalla città. Per questo motivo, la struttura dedicata a questa attività deve essere sufficientemente ampia per accogliere gli ospiti, con una cucina attrezzate e un terreno abbastanza esteso per allevare qualche animale da cortile e a coltivare un orto. In base all’ampiezza, alla posizione geografica e alle caratteristiche, si potrà poi pensare di produrre autonomamente pane e dolci, vini, conserve, formaggi e salumi.
A tale riguardo occorre infatti considerare che un agriturismo può definirsi tale solo se la cucina offerta agli ospiti è preparata solo con prodotti a Km 0, meglio ancora se tutelati dai relativi marchi, come docg, dop e igt.
L’allestimento di un agriturismo è variabile in relazione allo stile che si desidera dare alla struttura. Risulta essere possibile creare un ambiente rustico e semplice, utilizzando anche vecchi mobili e materiale di recupero, oppure adottare uno stile sofisticato, scegliendo arredi di design e impostando l’accoglienza in una dimensione lussuosa. Questo per quanto riguarda le camere e le zone condivise dedicate agli ospiti, mentre per la cucina, l’orto e gli spazi dedicati alle attività rurali, più che all’estetica occorre prestare attenzione alla funzionalità e alla sicurezza. Indicativamente, è necessario disporre di un’attrezzatura completa per una cucina naturale e semplice, includendo se possibile un forno a legna e una piastra in pietra o ghisa, pentole e casseruole in alluminio o coccio, utensili di legno, qualche elettrodomestico e un armadio frigo o una cella refrigerante.
A tutto questo deve aggiungersi la preparazione del terreno coltivabile e l’allestimento di uno spazio dedicato all’allevamento di animali da cortile. La spesa relativa a questi due elementi può variare anche notevolmente, in relazione all’estensione del terreno a disposizione e al tipo di prodotti che si desidera offrire, per conoscere i diversi metodi di coltivazione e allevamento, gli attrezzi necessari e la stagionalità dei prodotti agricoli, si consiglia di rivolgersi ad un’associazione di coltivatori.
Requisiti per Aprire un Agriturismo
Le attività ricettive in genere, e l’agriturismo in particolare, devono rispettare una serie di norme legislative precise e di disposizioni regionali. Per questo, è necessario, prima di tutto, informarsi presso la Regione in cui si intende aprire l’attività. In genere è necessario iscriversi ad un apposito elenco, gestito da regioni e province, per poi ottenere le autorizzazioni necessarie.
I requisiti di base sono quelli che riguardano l’apertura di un’attività di tipo turistico ricettivo, più alcuni elementi specifici per questo settore, apertura della posizione Iva, iscrizione al Registro delle Imprese e alla Camera di Commercio, iscrizione all’elenco degli operatori di agriturismo, autorizzazione dell’amministrazione comunale, iscrizione all’Inps e all’Inail, autorizzazione rilasciata dall’ASL locale e dai Vigili del Fuoco, permesso per apporre uno o più indicazioni segnaletiche lungo la strada, iscrizione alle associazioni di categoria. Potrebbero essere necessarie altre autorizzazioni in base alle disposizioni locali, per questo è sempre opportuno informarsi preventivamente.
Costi per Aprire un Agriturismo
Come risulta essere facile intuire, i costi da sostenere per l’apertura di un agriturismo possono arrivare ad essere piuttosto sostenuti. Il più elevato riguarda l’acquisto dell’immobile destinato ad ospitare l’attività. Potrebbe trattarsi anche di un vecchio edifico rurale, abbastanza facile da reperire ad un costo vantaggioso, ma occorre comunque tenere conto delle spese di ristrutturazione e adeguamento, spesso molto alte. Un altra spesa da sostenere è l’acquisto o l’affitto di un terreno da utilizzare per attività agricole e rurali. Non è possibile indicare quanto terreno bisogna coltivare per aprire un agriturismo, indicativamente un ettaro coltivato con piccoli frutti potrebbe essere sufficiente per avere un piccolo agriturismo in forma familiare. Una soluzione ideale è quella di orientarsi verso l’acquisto di un’azienda agricola già completa di tutti gli elementi necessari, oppure di rilevare un vecchio rustico non troppo deteriorato.
Per contenere le spese, almeno per i primi tempi si può limitare l’attività con una struttura di dimensioni ridotte, offrendo solo due o tre camere per gli ospiti, se l’attività si rivela interessante si potrà provvedere in un secondo tempo ad ampliare l’edificio. Devono essere invece calcolati i costi di tutte le pratiche burocratiche e le prestazioni di un commercialista. Stabilire in anticipo e con esattezza i costi di apertura dell’attività di agriturismo è comunque impossibile, poiché dipendono molto dall’ampiezza del terreno e dell’edificio, dai lavori di adeguamento o ristrutturazione e dalla zona in cui l’agriturismo è situato.
Anche la gestione ha costi differenti in relazione alle caratteristiche della struttura. La scelta della gestione familiare è sicuramente più economica al confronto con l’assunzione di personale, potrebbe però essere necessario ricorrere a qualche collaboratore per svolgere attività particolari, per esempio la cucina o la cura dell’orto. Tra i costi di gestione occorre includere le spese di manutenzione, le tasse, l’acquisto delle materie prime per la cucina e per l’attività agricola, il riscaldamento e le utenze, le attività di marketing e di promozione.
Per quanto riguarda gli ingredienti per la cucina, potrebbe essere difficile riuscire a produrre tutto autonomamente, soprattutto nei primi tempi, in questi casi un’ottima idea è quella di stipulare accordi e convenzioni con i fornitori locali, per avere a disposizione, ad esempio, pane fresco, carne, vino, olio e frutta.
Anche limitandosi al minimo, l’agriturismo comporta sempre una spesa non irrilevante, aprire un agriturismo senza soldi non è possibile, e la scelta migliore molto spesso è quella di ricorrere ad un finanziamento. I prestiti agevolati per gli agricoltori offrono spesso ottime possibilità, anche l’Unione Europea riserva una parte dei finanziamenti a fondo perduto per l’apertura di aziende agricole e simili. Per avere informazioni più precise è utile verificare sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, oppure rivolgersi alle associazioni di coltivatori. In alternativa, istituti di credito e società finanziarie offrono spesso prestiti e finanziamenti a condizioni vantaggiose.
Conclusioni
Ultimamente le strutture che offrono questo tipo di accoglienza sono numerose: per questo diviene necessario inventare un sistema per diversificare la propria attività. Se il contesto territoriale è idoneo, un’idea interessante è quella di orientarsi verso le attività turistiche ed escursionistiche, offrendo magari un servizio di visite guidate e tour nei siti di interesse storico e culturale.
Oppure si può impostare la struttura verso un target specifico, dopo avere verificato che nella zona non ne esistano già di simili, creare un ambiente ricettivo adatto alle famiglie con bambini e animali domestici, organizzare una serie di attività sportive, dal trekking, all’equitazione, alla mountain bike, anche al parapendio e all’arrampicata sportiva, se la zona lo permette, dedicarsi al benessere e offrire corsi di meditazione, aromaterapia e cucina vegana, accogliere le scuole e organizzare campi estivi. La scelta è ampia e dipende dalle proprie competenze, dalle dimensioni della struttura e dal paesaggio.
L’agricoltura biologica in una struttura di agriturismo può diventare un elemento vincente. Coltivare con metodi biologici significa adeguarsi al ciclo della natura e delle stagioni, si tratta di un’attività complessa ma molto interessante, che può offrire grandi soddisfazioni. Per intraprendere questa attività è opportuno frequentare un corso specifico, considerando che occorre conoscere anche una serie di norme legislative.
In base alle caratteristiche del terreno è possibile orientarsi verso un’attività agricola particolare, coltivando frutti di bosco, zafferano, alberi da frutto, fiori e altri prodotti scelti in relazione al microclima locale. Risulta essere chiaro che più si aggiungono elementi esclusivi al proprio progetto e più alti saranno i costi ma, in proporzione, anche i ricavi.
Qualunque sia la formula scelta, marketing e pubblicità sono importantissimi. Prima dell’apertura, è opportuno studiare una strategia adatta a farsi conoscere. Oltre ai canali tradizionali, un sito è la soluzione migliore, non eccessivamente costosa e che garantisce ottimi risultati, offrendo magari ai visitatori anche la possibilità di effettuare online la prenotazione. Se nelle vicinanze si trova una strada molto frequentata, può essere utile collocare un’insegna pubblicitaria con le indicazioni per raggiungere la struttura.