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In questa mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire un campeggio, spiegando quanto costa, cosa serve e quali sono i requisiti.
La possibilità di aprire e gestire un campeggio è certamente il sogno di chi desidera un’attività indipendente, apprezza il contatto con le persone e la quotidianità all’aria aperta e, prima di tutto, dispone di un terreno situato in una zona apprezzabile dal punto di vista turistico e paesaggistico, sufficientemente ampio e adatto a realizzare una struttura ricettiva di questo tipo. Un campeggio attrezzato costituisce oggi una valida e piacevole alternativa per chi desidera trascorrere una vacanza rilassante e senza troppi vincoli e formalità, è l’ambiente ideale per le famiglie con bambini e per le compagnie e, se situato in una posizione strategica, permette di divertirsi e di organizzare il proprio soggiorno con la massima libertà e senza spese eccessive.
Ovviamente, non si tratta di un’impresa facilissima, oltre ai necessari requisiti relativi al terreno, alla posizione geografica e all’investimento iniziale, occorre adeguare la struttura in maniera da garantire agli ospiti un ambiente dotato di tutti i servizi e delle necessarie misure di sicurezza, igiene e qualità.
Cosa Serve per Aprire un Campeggio
Il primo requisito, indispensabile e fondamentale, per iniziare l’attività con l’apertura di un campeggio, è la disponibilità di un terreno di dimensioni sufficienti per accogliere la struttura e le attrezzature necessarie e, ovviamente, gli ospiti.
L’area destinata al campeggio, oltre ad essere sufficientemente estesa, deve essere facile da raggiungere, sia in auto che in treno ed eventualmente anche da chi si muove lungo gli itinerari di cicloturismo e trekking.
La località dovrebbe trovarsi a breve distanza da luoghi, borghi e città di rilevante importanza turistica, sia per la presenza di testimonianze artistiche e storiche, sia per la bellezza del paesaggio.
In prevalenza, la scelta di soggiornare in campeggio riguarda i viaggiatori che seguono un itinerario da una città all’altra, e che sostano solo per pochi giorni, spostandosi continuamente, le famiglie numerose e le compagnie di amici. In genere, si tratta di una soluzione preferita da chi non ama dormire in albergo, non vuole sostenere le spese di un appartamento in affitto ma desidera trascorrere la vacanza in un ambiente confortevole e servito bene.
Le vacanze in campeggio si addicono anche ad una persona sola, che ha modo di socializzare e avere a disposizione ogni servizio, e per chiunque desideri avere la possibilità di divertirsi, stare in compagnia e magari praticare qualche sport. Un’idea interessante potrebbe essere quella di realizzare un centro sportivo a ridosso del campeggio, attrezzato con piscina, campi da tennis e da volley, pista di pattinaggio, minigolf o altro.
Se non si dispone già del terreno, la soluzione migliore è quella di acquistarlo, se possibile, in una zona dove siano già presenti impianti sportivi e ricreativi e servizi di ristorazione. Il terreno deve essere esaminato e controllato dagli operatori del Comune di riferimento, al fine di verificarne l’agibilità e la sicurezza e la presenza di determinati requisiti dimensionali e geologici. Prima di procedere è bene anche effettuare una breve indagine nel territorio, per verificare che non esistano campeggi nelle immediate vicinanze, o comunque che siano situati in zone con caratteristiche differenti da quella prescelta. Per esempio, se in una regione situata abbastanza vicino al mare si trova già un campeggio in prossimità della spiaggia, non comporterà problema nel caso in cui il proprio terreno si trovasse nell’entroterra, magari in collina o immerso in una pineta. La possibilità di disporre di un terreno ricco di vegetazione, con piante verdi, piccoli boschi e ampi prati è senza dubbio da ritenersi un privilegio, anche se richiede una maggiore manutenzione e attenzione.
Dopo avere ottenute le necessarie autorizzazioni, si può passare all’allestimento del campeggio vero e proprio, predisponendo tutti quegli elementi necessari per garantire comfort, riposo e divertimento agli ospiti.
Per iniziare è necessario realizzare diversi bagni pubblici, il cui numero si correla all’ampiezza del campeggio stesso, fornite di docce, meglio se con acqua calda a pagamento, e di un’area lavatoio. Docce e bagni devono essere realizzati con materiali resistenti e facilmente lavabili, solitamente si utilizzano moduli prefabbricati. Non esiste un numero limite di servizi pubblici stabilito dalla legge, il suggerimento è quindi quello di allestirne uno ogni gruppo di piazzole per tenda e camper.
Una volta stabilito il numero di bagni da realizzare, il primo lavoro sarà quello di realizzare un impianto di scarico, collegandosi se possibile alla rete fognaria pubblica, oppure contattando un’impresa specializzata per la creazione di una fossa biologica indipendente. Occorre prestare un’estrema attenzione a questo elemento e scegliere un’impresa che operi in conformità agli standard di qualità e sicurezza. Se il campeggio è immerso nel verde, un’idea piacevole è quella di allestire un’area giochi per i bambini, attrezzata con tappeti elastici, scivolo, altalena, minipiscina ed altri elementi accessori, scelti con la massima attenzione alla qualità e alla sicurezza.
Le piazzole per tende e camper devono essere attrezzate con luci, prese elettriche e acqua corrente, è importante allestire anche qualche area pubblica condivisa attrezzata con tavoli e panchine per chi desideri pranzare in compagnia o passare qualche ora di riposo. Se non è presente nelle vicinanze, sarebbe interessante dotare il campeggio di un servizio di ristorazione, ovviamente in questo caso le procedure di apertura si complicano leggermente per via dell’attività di lavorazione e vendita di alimenti. In alternativa, almeno per i primi tempi, un’idea interessante può essere quella di realizzare un punto di ristoro dotato di distributori automatici.
Inoltre, una volta aperto il campeggio offrendo un servizio di base, è possibile ampliarlo successivamente, aggiungendo un bar caffetteria, un ristorante self service, una lavanderia automatica e addirittura qualche negozio che offra generi di prima necessità e articoli utili a chi viaggia. Un’altra idea interessante potrebbe anche essere quella di aggiungere una serie di bungalow prefabbricati da offrire in affitto agli ospiti che non dispongono di una tenda o di un camper ma amano comunque l’atmosfera del campeggio.
Requisiti per Aprire un Campeggio
Aprire un campeggio richiede prima di tutto il normale percorso di un’attività di tipo commerciale e turistica. Risulta essere necessario aprire la partita Iva, come ditta individuale o società, iscriversi alla Camera di Commercio locale, aprire una posizione Inps e Inail e provvedere alla richiesta di autorizzazioni e permessi resi necessari dalle autorità comunali. Si consiglia di informarsi preventivamente, poiché norme e regole potrebbero variare da una Comune all’altro.
Una volta individuato il terreno adatto, è necessario che venga controllato dalle autorità del Comune di riferimento, in maniera tale da confermare l’assenza di rischi o comunque di problemi non risolvibili. Risulta essere molto importante ottenere l’esito positivo alle operazioni di verifica, per poi procedere ad inoltrare la domanda di trasformazione del terreno in area di sosta, ovvero di un luogo attrezzato per il parcheggio di camper e caravan e per la posa di tende singole o famigliari. A questo punto sarà possibile attrezzare il campeggio per consentire il soggiorno a turisti e viaggiatori.
Il proprietario di un campeggio non deve necessariamente possedere un titolo di studio e deve avere una determinata età, ma è necessario che si impegni per rispettare alcune regole precise. Per iniziare, il titolare o comunque un responsabile deve essere sempre presente all’interno del campeggio, per accogliere gli ospiti, controllare che tutto funzioni perfettamente e intervenire in caso di problemi, visto che il campeggio deve essere custodito in tutte le ventiquattro ore, meglio se da almeno due persone, indipendentemente dal numero di ospiti alloggiati all’interno. L’ideale è allestire un ufficio amministrativo e un servizio di reception, dedicato sia ad accogliere i viaggiatori che a garantire il controllo e la sicurezza.
Le tariffe applicate devono essere comunicate ogni anno all’ente del turismo locale e al Comune di riferimento, comunicando le eventuali variazioni: per informazioni precise, si consiglia di rivolgersi direttamente alle autorità locali. Risulta essere necessario rendere note anche le variazioni che riguardano le attrezzature presenti all’interno del campeggio: nel caso in cui venissero implementate, è probabile che le autorità comunali provvedano ad un’ulteriore visita di controllo.
Al meno che non si scelga la formula della gestione famigliare, è importante selezionare il personale idoneo prima che parta la stagione turistica. Si raccomanda di assumere personale con esperienza, competenze o formazione adeguate e di inquadrarlo con regolare contratto. Se si prevede di lavorare solo pochi mesi all’anno, è possibile ricorrere a contratti stagionali.
Conclusioni
Gestire un campeggio può essere un’attività ricca di soddisfazioni, specialmente per chi apprezza il contatto con gli altri e la vita all’aria aperta, anche se implica responsabilità e impegno e, soprattutto nelle zone turistiche molto frequentate, diversi mesi di lavoro molto intenso.
Per ottenere il riscontro positivo da parte dei turisti, è necessario offrire un servizio ampio e completo e fornire una gamma di facilitazioni per garantire a tutti un soggiorno piacevole e rilassante. La pulizia, l’ordine e la gestione dell’ambiente, soprattutto delle zone verdi, degli spazi condivisi e dei bagni, devono essere rigorosi, con l’ulteriore presenza di un regolamento che gli ospiti devono rispettare.
Si può pensare, anche in un secondo tempo dopo l’apertura, di attrezzare il campeggio, come si è detto, con una serie di servizi aggiuntivi. L’ideale sarebbe inserire all’interno del campeggio uno snack bar e una rivendita di alimentari, magari con la possibilità di acquistare piatti d’asporto, una lavanderia, un mini market con prodotti di abbigliamento, profumeria, articoli da campeggio e accessori per auto e camper e, se possibile, un’area dotata di connessione wifi.
Anche la presenza di strutture e attrezzature sportive può essere introdotta dopo un certo tempo, magari accordandosi con il gestore di un impianto situato nelle vicinanze. Altri servizi ideali da proporre agli ospiti, soprattutto se il campeggio è situato in un contesto paesaggistico ideale, sono il noleggio bici e l’organizzazione di escursioni e visite nei luoghi di interesse turistico.