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In questa mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire un chiosco, spiegando quanto costa, cosa serve e quali sono i requisiti.
Per chi desidera iniziare un’attività indipendente e, al contempo, ama la buona cucina e le relazioni sociali, vale la pena di prendere in considerazione l’idea di aprire un chiosco. Questo tipo di attività, notevolmente rivalutata negli ultimi anni con il diffondersi della cultura dello street food, offre la possibilità di scegliere tra diverse formule, dal chiosco gourmet al food truck, non richiede un investimento economico enorme e consente a chi lo gestisce di lavorare in una dimensione piacevole e libera, molto diversa dalla struttura di un ristorante tradizionale.
Il chiosco, fisso o itinerante, rappresenta un’ottima alternativa al ristorante classico ma soprattutto costituisce un’eccellente forma di autoimprenditorialità a basso rischio. Recentemente, il settore dello street food di qualità si è ampliato enormemente, a vantaggio dei chioschi tradizionali e ambulanti che, ormai, costituiscono una presenza immancabile nel centro e nei quartieri più frequentati delle grandi città e in tutte le località turistiche. Lo street food si può dire che sia diventato una vera e propria tendenza ovunque, e l’Italia, il paese simbolo della cucina d’autore, non poteva evitare di cogliere al volo questa occasione. Nelle città e nelle mete turistiche si trovano ovunque food truck e chioschi, alcuni facenti parte di attività di ristorazione più ampie, ristoranti o gastronomie, altri aperti da chi ha scelto questa formula come metodo per affermarsi nel mondo del lavoro.
Non mancano inoltre gli chef più famosi, puntualmente presenti anche in televisione, a celebrare il successo di questo business alimentare, e l’organizzazione di piacevoli e divertenti eventi a tema, quali sono festival, fiere agroalimentari e rassegne cittadine dedicate al cibo di strada di alta qualità. La scelta tra food truck e chiosco fisso è soggettiva, il primo offre la possibilità di muoversi e partecipare a feste di piazza ed eventi locali, il secondo comporta una minima spesa e, se posizionato bene, garantisce eccellenti incassi. Ovviamente, come per qualsiasi altra attività, è necessario rispondere a determinati requisiti, disporre di permessi e documenti e acquistare tutta l’attrezzatura di base. Di solito, per la gestione di un chiosco è sufficiente la presenza di una o due persone, quindi non sempre questa attività comporta l’obbligo di assumere personale o reperire aiutanti e collaboratori.
Cosa Serve per Aprire un Chiosco
Prima di procedere, è utile avere già un’idea chiara in merito a ciò che si desidera realizzare, scegliere la location adatta e redigere un business plan che permetta di preventivare, almeno approssimativamente, quelli che saranno i costi.
La location e lo stile sono le caratteristiche principali di un chiosco e, dopo avere stabilito se orientarsi verso un’attività di street food o fissa, è importante definire con attenzione la sede. Se si tratta di un chiosco con postazione fissa, l’ideale è scegliere una località frequentata dai turisti: i dintorni di una spiaggia, di un impianto sportivo o di un campeggio, un parco naturale, un punto di transito di cicloturisti e appassionati di trekking. In base alla località scelta dipende anche la decisione di aprire un’attività stagionale o di rimanere attivi in tutti i mesi dell’anno.
Per il food truck la scelta è più ampia, considerando il carattere itinerante della struttura. L’ambiente migliore si riferisce ai quartieri della movida, alle zone universitarie, ai luoghi di ritrovo di giovani, compagnie di amici e famiglie. La scelta dello stile estetico e dell’allestimento è personale e consente di lasciare ampio spazio alla creatività, in maniera tale da differenziarsi e farsi riconoscere al confronto di altre strutture già presenti nella stessa zona.
L’attrezzatura base per un chiosco è molto simile a quella di un bar, ridotta in relazione allo spazio disponibile e personalizzata secondo il tipo di servizio offerto. Indicativamente, sono necessarie due o più piastre di cottura per toast, piadine, hamburger e altro, un frigorifero o freezer con temperature diverse, una macchina per la produzione di cubetti di ghiaccio, una spillatrice per birra e bibite, una macchina per il caffè espresso e tutto quanto si pensa possa essere utile nello svolgimento del proprio lavoro.
Se la scelta è quella di allestire un food truck, è possibile acquistare un automezzo già predisposto e attrezzato secondo le proprie esigenze, oppure modificare e attrezzare una roulotte, un camper o un furgone tradizionali. Un’idea piacevole e simpatica è quella di scegliere un modello d’epoca e arredarlo con uno stile creativo. All’esterno del chiosco, se le disposizioni comunali lo consentono, si può allestire una piccola area di sosta per i clienti, con tavolini, sedie, ombrelloni o gazebo.
Per chi desidera ridurre al minimo non solo le spese ma anche le difficoltà organizzative, può essere un’ottima scelta quella di affiliarsi ad un marchio in franchising tra i tanti disponibili oggi sul mercato, che offrono eccellenti possibilità di business. I chioschi in franchising propongono una cucina particolare e si presentano con un design e un allestimento dai dettagli trendy e sfiziosi.
Prima di aprire un chiosco con il sistema del franchising occorre comunque informarsi adeguatamente sulla serietà del marchio e sul tipo di proposta commerciale, considerando che la formula stabilita dal brand non può essere modificata, né per il menù e la cucina né per l’estetica e l’allestimento.
Requisiti per Aprire un Chiosco
Sotto l’aspetto burocratico e fiscale, aprire un chiosco comporta una procedura simile a quella che riguarda il settore della ristorazione e dei pubblici esercizi in genere, anche se leggermente meno complicata dell’apertura di un ristorante tradizionale o di un bar.
L’attività di chiosco, sia fisso che itinerante, rientra nel contesto del commercio ambulante, e necessita di una regolare licenza aperta dal Comune di riferimento. Inoltre, trattandosi di un ambiente in cui avviene la lavorazione e la vendita di prodotti alimentari, è indispensabile richiedere l’ispezione dell’autorità sanitaria locale e la relativa autorizzazione.
Ovviamente, come ogni altra attività indipendente, l’apertura di un chiosco con sede fissa o su veicolo food truck comporta l’apertura della partita Iva e la registrazione presso Camera di Commercio locale, Inps e Inail. Queste operazioni possono essere effettuate online, tuttavia per evitare errori e dimenticanze si consiglia di rivolgersi ad un commercialista o ad un consulente esperto.
Costi per Aprire un Chiosco
Anche se contenute al confronto di altre attività del settore della ristorazione, un chiosco implica comunque una serie di spese relative all’apertura e alla gestione, per tale ragione, prima di dare il via ai lavori, si consiglia di valutare ogni elemento. Come si è detto, la sede, fissa o mobile, deve essere allestita con tutta l’attrezzatura necessaria per la cucina e la conservazione dei cibi, inoltre è opportuno disporre di uno spazio, anche nella propria abitazione e meglio se climatizzato, allestito a dispensa, per conservare il minimo indispensabile di scorte di alimenti e bevande.
Approssimativamente, un mezzo di trasporto dedicato al food truck può richiedere un investimento minimo di 25 o 30 mila euro, variabile in relazione alle dimensioni e al tipo di attrezzature installate. Per una struttura fissa di tipo prefabbricato la spesa potrebbe essere leggermente superiore in relazione alle dimensioni e al materiale.
A questo allestimento iniziale si aggiungono le spese di gestione e manutenzione, la fornitura di prodotti alimentari e, se si tratta di un furgone, il carburante. Sommando tutto, è comunque facile rendersi conto che si tratta di un’attività sicuramente meno onerosa di un bar o ristorante tradizionale.
Chi abita in una città non distante da una località turistica, ed è già proprietario di una gastronomia o di un’altro esercizio nel contesto della ristorazione, può optare anche per una soluzione mista, ovvero, nei mesi estivi, trasferire la propria attività in un food truck e spostarsi nelle aree più frequentate.
Un piccolo investimento dovrebbe essere riservato alla pubblicità e al marketing, realizzando un sito , distribuendo volantini e brochure con cadenza stagionale o in occasione di eventi particolari, e partecipando ai festival di street food e alle manifestazioni fieristiche alimentari.
Conclusioni
Qualunque sia la scelta effettuata, chiosco stabile, food truck o franchising, l’aspetto più importante per questo tipo di pubblico esercizio è la qualità, specialità gastronomiche e servizio devono essere curati alla perfezione.
Non è necessario proporre piatti ricercati o etnici impegnativi e complicati da preparare: a meno che non si possiedano già le basi di cucina e gastronomia a livello professionale, anche una piadineria o una paninoteca possono raggiungere eccellenti risultati, ma è assolutamente necessario scegliere prodotti di qualità e curare al massimo la preparazione.
Una scelta di panini e toast semplici e personalizzati e preparati con ingredienti scelti, meglio ancora se provenienti da produttori a chilometro zero, serviti con cortesia, igiene e professionalità è più che sufficiente per distinguersi dalla concorrenza.
In genere non è necessario, con questo tipo di attività, avere dipendenti, tuttavia nel caso di zone ad alta frequentazione e stagioni turistiche particolarmente intense si consiglia, almeno nelle ore di punta, di essere in due, per evitare ai clienti tempi di attesa troppo prolungati.