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In questa mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire una casa editrice, spiegando quanto costa, cosa serve e quali sono i requisiti.
Aprire una casa editrice è il sogno di chiunque abbia passione per i libri. Sicuramente si tratta di un settore già abbastanza saturo ma oggi, con il diffondersi delle nuove tecnologie, degli ebook e dei supporti digitali dedicati alla lettura, le opportunità si sono sviluppate e moltiplicate.
Si dice spesso che l’editoria stia attraversando un lungo periodo di crisi, diciamo piuttosto che si tratta di un periodo di transizione, dal quale sono già comparse nuove opportunità. I libri elettronici e la distribuzione dei prodotti editoriali digitali ha permesso agli editori di raggiungere il mercato internazionale senza la necessità di aprire sedi all’estero o di dover sottoscrivere accordi con i distributori dei vari paesi. Tuttavia, la passione per la lettura, per la cultura e per i libri non sono sufficienti come base di partenza per questa attività e non è raro che gli editori più romantici, motivati appunto solo dalla passione, finiscano per fallire entro breve tempo.
Una casa editrice è, sostanzialmente, un’azienda, con tutti gli obblighi conseguenti a qualsiasi attività produttiva e commerciale, che richiede di possedere non il puro desiderio di leggere, ma anche la capacità di elaborare strategie di marketing e di scegliere i prodotti vincenti. Poi, ovviamente, un certa conoscenza del settore letterario e una sensibilità che consenta di individuare i talenti di ultima generazione potrebbero costituire un sicuro vantaggio.
Cosa Serve per Aprire una Casa Editrice
Una casa editrice indipendente, di piccole dimensioni ma slegata dai grandi gruppi editoriali e dai relativi obblighi, richiede prima di tutto la stesura di un piano editoriale preciso, ovvero di una lista di titoli in programma, per un periodo di almeno tre anni. Si tratta di un elemento fondamentale per gli editori che pubblicano ancora in modalità tradizionale, su carta, avvalendosi delle agenzie di distribuzione. Per presentarsi ad un distributore in maniera efficace è necessario disporre di un portafoglio di titoli abbastanza consistente.
Se la decisione è quella di mettersi in società, o di avvalersi dell’opera di collaboratori, occorre prestare la massima attenzione nel ricorrere a persone competenti e motivate. Inoltre, per avere una base di preparazione tecnica e organizzativa, un’ottima idea è quella di frequentare uno dei corsi di formazione offerti dall’Associazione Italiana Editori.
D’altra parte, la casa editrice offre il vantaggio di non richiedere attrezzature particolari e una sede di grandi dimensioni. Il lavoro di redazione, di lettura e revisione dei testi richiede solo un computer ed eventualmente qualche applicativo, mentre per le attività promozionali è sufficiente un telefono e la connessione internet: si tratta di strumenti già presenti in qualsiasi ufficio o casa. Ovviamente, se l’intenzione fosse quella di produrre libri tradizionali, e quindi stampati, è necessario disporre di un magazzino, potrebbe essere anche un box piuttosto grande, o un settore di capannone condiviso con altre aziende.
Un aspetto molto importante per una casa editrice, indipendentemente dalle dimensioni, è quello riservato alla comunicazione, alla promozione e al marketing. In questo ambito è assolutamente necessario avvalersi della collaborazione di una persona realmente esperta o, in alternativa, di appoggiarsi ad un ufficio stampa esterno.
L’intento di una casa editrice è quello di vendere i propri prodotti, per tale ragione la promozione è indispensabile e consiste in una vasta gamma di attività: invio di materiale informativo alle redazioni culturali di quotidiani e periodici e alle librerie, organizzazione di presentazioni e di eventi, partecipazione a festival letterari e così via.
Una casa editrice online è di fatto una piattaforma al servizio degli scrittori emergenti o di chi desidera evitare i costi di un editore proponendo le proprie opera tramite autopubblicazione. Si tratta di una formula molto diffusa, soprattutto negli ultimi anni, con l’emergente tendenza di scrivere che ha contagiato un po’ tutti, e costituisce un eccellente occasione di lavoro, poiché un testo autoprodotto necessita comunque di editing, grafica e promozione. La scelta di pubblicare ebook è un’attività in via di sviluppo, e riguarda sia le opere degli autori contemporanei che la riedizione digitale dei grandi capolavori. Il lettore ha il vantaggio di una spesa minima e di poter racchiudere in un tablet o in un e-reader migliaia di libri, cosa impossibile da farsi con i volumi cartacei. Da parte sua, l’editore è facilitato per via dei costi di produzione estremamente ridotti, dell’assenza di magazzino e di gestione dei resi e per la facilità di raggiungere un pubblico eterogeneo e internazionale.
Il consiglio potrebbe essere quello di iniziare l’attività di editore con la pubblicazione di ebook, e di ampliarsi successivamente all’editoria cartacea, magari in occasione di pubblicazioni particolari.
Requisiti per Aprire una Casa Editrice
La procedura di apertura di una casa editrice è simile a quello di ogni altra azienda produttiva o commerciale, apertura della partita Iva, iscrizione alla Camera di Commercio locale, iscrizione a Inps e Inail, al Registro delle Imprese e all’Agenzia delle Entrate.
Il Registro delle Imprese, sul proprio sito, permette di effettuare tutte le operazioni tramite una procedura online detta Comunicazione Unica d’Impresa, con il vantaggio di un notevole risparmio di tempo.
Costi per Aprire una Casa Editrice
Come si è visto, aprire una casa editrice non richiede spese enormi, i costi maggiori potrebbero presentarsi in seguito, durante la gestione, in relazione al tipo di azienda che si ha intenzione di creare. Per avere un’idea chiara e precisa dei costi, è opportuno redigere un business plan dettagliato, in modo da capire quale possa essere l’entità delle spese e dei guadagni. Il settore editoriale offre il vantaggio di un’aliquota Iva ridotta, sia per le pubblicazioni cartacee che per l’editoria digitale. Soprattutto per una start up, è bene prendere in considerazione l’eventualità di una casa editrice totalmente digitale, che permetta di svolgere tutto il lavoro online con costi di partenza ridotti quasi a zero.
Se è vero che le spese di apertura di una casa editrice possono essere ridotte al minimo, lo stesso non si può dire con le spese di gestione. Per iniziare, è impensabile lavorare da soli, anche avendo competenza nel settore. Una casa editrice è animata da un team di persone esperte che seguono le diverse fasi di realizzazione del prodotto, dalla lettura delle bozze alla promozione e distribuzione. Di base, è necessaria la presenza di un direttore editoriale, un editor, un grafico impaginatore e un correttore di bozze. Se l’idea è quella di pubblicare libri per l’infanzia di pregio particolare, potrebbe essere utile collaborare anche con un illustratore professionista.
Ovviamente, se in un contesto di piccole dimensioni una persona potrebbe anche ricoprire più ruoli al contrario, con una produzione ampia e complessa, occorreranno più elementi per ogni ruolo, magari con specializzazioni differenti legate alla tematica dei vari prodotti editoriali, per esempio, un editor di romanzi storici avrà un background culturale differente da un altro che si occupa di testi scolastici. Nelle case editrici dalla struttura complessa anche il direttore editoriale non è unico, ma rappresenta la figura responsabile per le diverse collane, si tratta comunque di società editoriali di grandi dimensioni.
Se l’intento è quello di realizzare libri stampati, le spese di gestione saranno molto più elevate, al confronto con la produzione di semplici ebook, in quanto è necessario calcolare le spese di tipografia e di stampa, il trasporto e la distribuzione dei libri. Un costo necessario, sia per i libri stampati che per gli ebook consiste, nell’applicazione dell’ISBN, International Standard Book Number, ovvero di quel numero di codice che identifica in maniera univoca un titolo o un’edizione di un certo volume. Per avere informazioni precise è possibile visitare il sito dell’agenzia ISBN italiana.
Per quanto i costi di start up di una casa editrice siano limitati, per fare fronte alle successive spese di gestione una buona idea è quella di ricorrere ad un finanziamento a fondo perduto o ad un prestito agevolato.
Periodicamente, l’Unione Europea e le Regioni propongono finanziamenti pubblici a tasso agevolato per favorire e incentivare i piccoli imprenditori e, in particolare, per promuovere la letteratura dell’Europa. Anche le banche e le società finanziarie offrono prodotti interessanti per chi ha intenzione di avviare una nuova attività.
Conclusioni
Come in ogni altra impresa i guadagni non sono mai immediati, anche se, considerando le spese di partenza ridotte e i costi di gestione contenuti, il margine di utile può essere relativamente vantaggioso da subito. Per incrementare gli utili è necessario potenziare al massimo gli strumenti di marketing, occorre però considerare che il mercato degli ebook è ancora agli esordi, e probabilmente andrà incontro ad un notevole sviluppo nei prossimi anni.
Per aprire una casa editrice, online, digitale o tradizionale, e avere successo è necessario studiare attentamente il mercato di riferimento, progettare un’eccellente campagna di promozione e marketing e individuare una nicchia di mercato che permetta all’azienda di distinguersi. Un’idea valida potrebbe essere quella di dedicarsi ad un settore tematico specifico, libri di cucina, guide turistiche, libri d’arte, libri per l’infanzia. In relazione al settore scelto, occorre poi studiare una strategia commerciale e promozionale idonea, per questo si consiglia di affidare questo incarico ad un consulente esterno o di avvalersi della collaborazione di un professionista. Come avviene per ogni altra attività, prima di dare inizio ai lavori occorre verificare che nella zona di riferimento non siano già presenti aziende simili.
Bambini e giovanissimi rappresentano la fascia di lettori più forte, veri e propri appassionati e intenditori. L’editoria per l’infanzia consente di lasciare ampio spazio alla creatività, proponendo narrativa fantastica, libri educativi, volumi impreziositi da illustrazioni artistiche, sia in cartaceo che in digitale, considerando la dimestichezza dei bambini nel maneggiare tablet e smartphone.
Oggi viaggiare è una vera e propria tendenza e, per quanto gli editori di guide turistiche sul mercato non manchino, trovare una nicchia in questo ambito non è impossibile. Un’idea potrebbe essere quella di orientarsi verso un target specifico, viaggiatori in moto, escursionisti, esperti di fotografia, appassionati di speleologia o di arte antica, sportivi estremi o naviganti. Potrebbe essere un’ottima occasione anche per sviluppare e diffondere la propria passione di viaggiare, realizzando reportage personali da distribuire su dvd in allegato ai libri.