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Gestire una libreria indipendente è un’attività allettante per molti, soprattutto per chi apprezza la letteratura e gli eventi culturali, per i lettori appassionati e per chi sogna un’attività alternativa e dall’atmosfera vagamente antica, insomma, un lavoro per niente semplice, soprattutto in questa epoca molto orientata alla dimensione digitale. Questo non significa che aprire una libreria sia impossibile, anzi, individuando lo stile ideale e disponendo di una posizione favorevole, potrebbe rivelarsi addirittura un’idea vincente, forse i veri lettori non sono tantissimi, ma alcuni generi letterari riescono davvero a trascinare enormi numeri di appassionati.
Tuttavia, per dare inizio a questa attività non basta essere lettori irriducibili, e nemmeno possedere infinite conoscenze letterarie, con il diffondersi dei negozi gestiti dai grandi marchi dell’editoria, è importante prima di tutto sapersi confrontare con la concorrenza.
Cosa Serve per Aprire una Libreria
Quando si parla di librerie, è impossibile non pensare al Novecento, e alle vecchie librerie di famiglia, dove lettori e grandi conoscitori della letteratura erano prima di tutto i proprietari stessi, sempre pronti a suggerire un titolo o a reperire un volume. Locali stretti e alti, stipati di libri fino al soffitto, spesso frequentati da intellettuali, artisti e scrittori, un mondo magico, appassionante e quasi surreale, dove il libraio rappresentava un vero punto di riferimento culturale. Oggi il mondo del marketing editoriale è molto diverso, i negozi dei grandi marchi non si limitano ai libri, ma offrono una vasta gamma di prodotti, organizzano spesso eventi di grande importanza e offrono ampio spazio alla tecnologia. Le piccole librerie, ad esclusione di qualche vecchio negozio storico, spesso sono specializzate in un unico settore, si orientano verso l’editoria scolastica o i libri per l’infanzia. Aprire una libreria non è certo impossibile, si tratta però di un progetto complesso, che richiede una serie di studi e ricerche per individuare la formula migliore, una cartolibreria, un negozio in grado di fornire servizi di copisteria e stampa o fornito di uno spazio per organizzare eventi e mostre, valutando se non sia meglio orientarsi verso una forma di franchising.
Prima di prendere qualsiasi decisione, è opportuno controllare se nella zona non siano presenti negozi simili a quello che si vorrebbe aprire, dedicati alla vendita di libri, materiale di cancelleria e articoli da regalo, librerie in franchising e, in caso negativo, considerare se il luogo potrebbe essere adatto ad accogliere questo tipo di attività. Risulta essere importante anche considerare la posizione del negozio, se è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, se esiste possibilità di parcheggio, e se non sia il caso magari di prendere in considerazione uno spazio disponibile all’interno di un centro commerciale.
Una libreria indipendente, a gestione familiare o individuale, permette un’assoluta libertà in fatto di posizione, marchio, arredamento, nome, catalogo editoriale e ambito di specializzazione, articoli aggiuntivi ed eventi collaterali alla vendita, quali possono essere presentazioni di libri, serate musicali, reading e così via. Ovviamente non è possibile ottenere supporto dai gruppi editoriali, ma la possibilità di redigere personalmente il catalogo, prediligendo magari i piccoli editori, gli autori esordienti, i libri d’arte e altri prodotti di nicchia, resta la scelta ideale per chi possieda una profonda conoscenza del mondo editoriale e letterario.
A meno che non si disponga già di uno spazio usufruibile, occorre valutare anche la scelta dello spazio e la relativa spesa dell’affitto. La superficie e la disposizione sono relativi al servizio che si desidera offrire, in ogni caso occorre considerare che una libreria di medie dimensioni, oltre alle zone espositive per i volumi, potrebbe includere un piccolo spazio adibilo a salotto di lettura e una sala dedicata agli eventi pubblici. Oggi alcune librerie offrono un servizio interno di caffetteria, permettendo di fare colazione, pranzare o addirittura cenare, organizzando talvolta aperitivi a buffet con serate con musica, si tratta di un’iniziativa interessante, ma ovviamente richiede ulteriori obblighi di carattere burocratico, in quanto è di una vera e propria attività di ristorazione.
In una libreria indipendente è possibile organizzare una vasta gamma di iniziative per coinvolgere il pubblico e trasformare il negozio in un punto di incontro culturale, e la presentazione di libri con la presenza dell’autore è indubbiamente l’evento più gradito. A questo riguardo occorre prendere contatto con gli uffici stampa delle case editrici e degli autori stessi, orientandosi magari verso i piccoli editori e gli autori esordienti, sicuramente più disponibili di uno scrittore di fama internazionale e spesso molto piacevoli e interessanti. Altre attività correlate ad una libreria possono riguardare la presenza di un gruppo di lettura, l’organizzazione di corsi e laboratori creativi, l’allestimento di mostre d’arte, la collaborazione con associazioni e istituzioni locali per dare vita ad attività promozionali in ambito culturale e letterario. Anche la compravendita di libri usati può essere un’idea valida, soprattutto per offrire titoli fuori commercio e difficili da reperire.
Requisiti per Aprire una Libreria
Come ogni altra attività di vendita al dettaglio, la libreria obbliga ad attenersi ad una serie di adempimenti fiscali, apertura della partita Iva, della posizione Inps e Inail e iscrizione alla Camera di Commercio, iscrizione alle associazioni di categoria, autorizzazioni da parte dell’amministrazione comunale e, nel caso si volesse diffondere musica o proporre altre iniziative rivolte al pubblico, il pagamento del contributo per i diritti d’autore. Per evitare inadempienze e problemi legali, la soluzione migliore è quella di rivolgersi ad un commercialista esperto in materia, in quanto le norme legislative, oltre a variare continuamente, spesso si differenziano a livello locale.
Costi per Aprire una Libreria
Se si vuole aprire una libreria indipendente, l’investimento iniziale non è limitato, per iniziare bisogna considerare le spese di affitto di un locale. Inoltre, a seconda della caratterizzazione che si decide di dare alla propria libreria, bisogna rifornire il magazzino facendo degli accordi con le case editrici, considerando che una libreria di piccole dimensioni deve avere almeno 8000 titoli. Bisogna quindi prevedere un investimento di base che parte da diecimila euro. A questi costi, è necessario aggiungere una cifra tra 1500 e 2000 euro per il software di gestione, le utenze e, se ne prevedete una, i costi relativi al funzionamento della zona ristoro.
Scegliere la formula del franchising può rivelarsi una soluzione valida per evitare alcune incombenze complicate, soprattutto di livello organizzativo. Potere contare sul supporto di un marchio editoriale rinomato offre una garanzia di affidabilità e credibilità, ed è di grande aiuto nella fase di avvio, la scelta del luogo, l’allestimento interno degli spazi, l’arredamento, la redazione di un catalogo editoriale, l’organizzazione degli eventi. Affiliarsi ad un marchio significa disporre di un’assistenza in caso di dubbi, incertezze e problemi di carattere tecnico, amministrativo e organizzativo, e partecipare a percorsi di formazione e di aggiornamento. Inoltre, il marchio di riferimento organizza campagne pubblicitarie a livello nazionale, promozioni, iniziative editoriali ed eventi di importanza anche notevole, coinvolgendo i protagonisti della cultura e della letteratura internazionale. Risulta essere comunque importante tenere conto che l’affiliazione comporta degli obblighi e non consente di gestire liberamente il lavoro e le diverse attività o di ampliare e modificare l’offerta editoriale.
Conclusioni
Nonostante tutto, aprire una libreria può essere ancora considerata un’attività piacevole e appassionante, che può garantire grandi soddisfazioni, anche se non è affatto semplice. Esistono al riguardo, scuole e corsi specifici, come quelli promossi dall’Associazione Librai Italiani, visto che un libraio non è un semplice operatore commerciale, ma un vero esperto del mondo editoriale e, per quanto il franchising offra ottime potenzialità, lo spirito libero che è proprio di letteratura e poesia si addice meglio ad un negozio indipendente, che, peraltro, individuando la formula giusta, può rivelarsi di notevole successo, a questo riguardo, è importante gestire con cura la comunicazione, realizzando un sito che permetta gli utenti di ricevere informazioni ed effettuare acquisti a distanza, e gestire gli strumenti social, come Facebook e Instagram, mantenendoli costantemente aggiornati.