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Gestire un’agenzia di viaggi, essere in grado di realizzare i desideri di chi desidera partire verso paesi lontani e sconosciuti, e magari condividere con gli altri la propria passione per i viaggi, è il sogno di molti. L’agente di viaggi è una professione ricca di fascino che, nell’immaginario collettivo, offre la possibilità di girare il mondo e di avventurarsi alla ricerca di itinerari inediti, insomma, il metodo ideale per sperimentare un’avventura, e trasformarla addirittura in una fonte di reddito. In realtà non è proprio così e grande parte di quello che un agenzia di viaggi mostra fa parte di una strategia di marketing. Il ritratto della coppia giramondo, o delle amiche temerarie e avventurose, che decidono di trasmettere agli altri il loro entusiasmo accompagnandoli in capo al mondo, non corrisponde esattamente alla verità.
Organizzare viaggi non significa divertirsi, gli utili sono ridotti, la concorrenza è enorme, i clienti sono difficili da soddisfare e, soprattutto, le occasioni di viaggiare non sono poi molte. Tuttavia, questo non significa che non si possa fare, e per una persona colta, brillante, capace di relazionarsi, di risolvere qualsiasi problema e di gestire lo stress e l’andamento delle stagioni, può essere una professione, se non ultra redditizia, per alcuni aspetti soddisfacente.
Cosa Serve per Aprire un’Agenzia Viaggi
Prima di tutto, chi sta già pensando di trascorrere il resto della vita tra spiagge, deserti, montagne e hotel, deve prendere in considerazione alcuni punti fondamentali. Un agente di viaggi non viaggia continuamente, anzi, in realtà si sposta molto di rado. Il suo compito è quello di organizzare i viaggi in base alle richieste dei clienti e di lavorare perché tutto sia perfetto, le strutture ricettive, le pratiche doganali, le escursioni effettuate con altri mezzi di trasporto, la presenza di guide turistiche e traduttori, l’assistenza in caso di imprevisti, e così via. Certo, per chi lavora in franchising può capitare l’occasione di un viaggio a basso prezzo e fuori stagione, ma la professione dell’agente di viaggi non è per niente rilassante o avventurosa, richiede invece un forte spirito di responsabilità e di sacrificio.
Qualunque sia la formula prescelta, l’inizio dell’attività segna la fase di lavoro vero e proprio, proporre e vendere i pacchetti viaggio organizzati dai tour operator. In questo ambito chi viaggia molto è avvantaggiato, visto che conosce le difficoltà tecniche e burocratiche che si incontrano lungo la strada, visti, controlli doganali, documenti per i minorenni, prenotazioni, cambi di valuta e di orario, stagioni, clima e ogni altro elemento che determina la buona riuscita di un viaggio. Anche la scelta del fornitore più preparato e professionale non è facile, il mercato del turismo è saturo, e la gara al low cost sempre aperta. Un’idea da non escludere è quella di prendersi una certa libertà e organizzare viaggi di nicchia, ma riguarda gli agenti indipendenti, non legati ad un marchio, e soprattutto esperti e tecnicamente competenti. La concorrenza è fitta e spietata, specialmente in una città dove nella stessa strada possono essere presenti due o più agenzie di viaggio, e necessita un impegno straordinario, a conferma della forte passione che, di solito, motiva chi intraprende questo lavoro.
I tour operator sono organizzazioni di grandi dimensioni e piuttosto complesse, la loro attività è quella di creare i pacchetti turistici completi, in cui è compreso il viaggio, i mezzi di trasporto, le strutture di soggiorno, l’intrattenimento, la disponibilità delle guide turistiche, l’acquisto di biglietti per l’ingresso a musei o concerti, la partecipazione a corsi e training quando il viaggio è strutturato come vacanza dedicata allo studio o all’allenamento sportivo. Il lavoro del tour operator consiste nell’organizzare i diversi servizi di cui un viaggio può comporsi, e creare il pacchetto turistico finale, tenendo conto anche delle tendenze del momento e delle possibili avversità. Come si è detto, l’agenzia svolge il ruolo di rivenditore dei pacchetti predefiniti, ma spesso si propone come organizzatore a sua volta, offrendo un servizio completo, in questo caso è necessaria una certa esperienza, oltre ad avere instaurato una serie di collaborazioni nei paesi di destinazione. Questo spiega perché alcune agenzie sono specializzate nei viaggi che riguardano mete precise, in questo senso può essere utile la propria passione personale nei confronti di una determinata area geografica.
L’agente di viaggio ha il compito di realizzare i sogni dei clienti, deve essere attento alle richieste e alle necessità, preciso, responsabile e determinato. Il suo lavoro è quello di fornire un servizio, di vendere un prodotto per conto di un fornitore, con tutti i rischi e le conseguenze che ne possono derivare. Un viaggio è un prodotto che include un’ampia percentuale di imprevisti, scioperi, eventi climatici, rischi di carattere politico, e molte altre sorprese non gradite che possono compromettere seriamente l’andamento degli affari, e devono essere affrontate con sicurezza e autocontrollo. Nella maggioranza dei casi, il lavoro di organizzazione vera e propria dei pacchetti viaggio è compito dei tour operator, nei confronti dei quali le agenzie svolgono il compito di intermediari. In relazione al fornitore e agli accordi intrapresi, l’agente può comunque avere un certo margine di azione, personalizzando i viaggi secondo le richieste dei clienti e dimostrando la sua competenza e capacità di organizzare un itinerario. Chi preferisce, può orientarsi verso un certo settore, organizzando, per esempio, viaggi di nozze, escursioni in quota o viaggi in moto, questa potrebbe essere un’ottima idea per gli esperti in una determinata tipologia di viaggi, che desiderino invitare i clienti a provare le stesse emozioni.
La maggioranza delle agenzie di viaggio si occupa di turismo in tutta Italia e all’estero, alcune, al contrario, promuovono periodi di soggiorno, vacanze e tour nel proprio territorio, un tipo di attività che rende necessaria una perfetta conoscenza del contesto geografico di riferimento, non solo sotto l’aspetto turistico ma anche culturale, enogastronomico, storico e artistico. Un’agenzia che intenda fare conoscere il proprio territorio ai turisti, deve necessariamente essere in grado di proporre itinerari dedicati allo sport, alla natura, all’arte, alle tradizioni locali e al paesaggio, organizzando attività ricreative, escursioni e percorsi tematici.
Requisiti per Aprire un’Agenzia Viaggi
L’attività turistica è regolata dalla Regioni, quindi può variare in base al luogo in cui si trova l’agenzia. Sono presenti, comunque, degli elementi comuni tra quasi tutte le Leggi Regionali relativi al turismo turismo. Per aprire un’agenzia di viaggi bisogna presentare la SCIA, Segnalazione certificata di inizio attività, alla provincia o al comune corredata dai documenti previsti.
Solitamente è d’obbligo la presenza di un direttore tecnico qualificato e autorizzato a svolgere questo ruolo, talvolta le autorità provinciali richiedono invece che il titolare sia in possesso, oltre all’abilitazione di ogni gestore di pubblico esercizio, anche di un titolo di studio o di una certificazione in ambito turistico, con l’obbligo di frequentare un apposito corso di formazione specialistico e di sostenere il relativo esame presso gli uffici provinciali o regionali.
A questo punto è possibile chiedere l’autorizzazione alla provincia di riferimento, presentando tutta la documentazione inerente alla sede dell’agenzia, al direttore tecnico, alle assicurazioni obbligatorie e ad una fideiussione stabilita con una banca. La risposta potrebbe arrivare dopo un paio di mesi, quando le autorità provinciali avranno provveduto ad effettuare i dovuti controlli. Anche per chi vuole rimanere indipendente dai marchi del settore, è richiesto un capitale d’inizio non irrilevante, specialmente se si desidera dare un’impronta originale e personale alla propria attività.
Costi per Aprire un’Agenzia Viaggi
Per dare origine ad un’agenzia di viaggi si può fare tutto da soli, o affidarsi ad un marchio con il sistema del franchising. In ogni caso, le spese di start up non sono poche, in quanto i brand più noti e consolidati possono richiedere un capitare di partenza anche di 30000 o 40000 mila euro e oltre. Con il vantaggio, però, di avere a disposizione arredamento, computer, software dedicato, percorsi formativi e aggiornamenti, e lo svantaggio di non potere personalizzare l’ambiente. Inoltre, l’affiliazione ad un marchio in genere prevede l’obbligo di raggiungere un determinato fatturato annuo. La scelta dell’affiliazione può essere interessante, ma è opportuno fare i propri calcoli con attenzione, valutare quanti anni di lavoro siano necessari per recuperare il capitale investito e considerare l’attendibilità della proposta di franchising, è importante diffidare da chi promette guadagni strepitosi a fronte di un impegno minimo.
Un’alternativa ad un’agenzia tradizionale è quella dell’agenzia viaggi online, considerando come oggi siano sempre più numerose le persone che acquistano bene e servizi online. Il discorso burocratico e amministrativo è identico a quello di un ufficio fisico, permessi, autorizzazioni, presenza di un direttore tecnico o disponibilità a diventarlo, e le attrezzature necessarie. Le spese sono ovviamente ridotte al minimo, poiché la gestione dell’attività online permette di operare tranquillamente dal proprio domicilio.
Conclusioni
Nonostante tutte le difficoltà, occorre tenere in considerazione che il turismo resta sempre un ambito in continuo mutamento, e riesce a muovere incessantemente centinaia di milioni di persone in tutti i periodi e in tutte le stagioni. Si può facilmente affermare che intraprendere un’attività in questo settore possa offrire ottime prospettiva di sviluppo e di crescita, sia personale che professionale, specialmente per chi ha la possibilità di insediarsi in una zona particolarmente proficua, e può avvalersi della collaborazione, almeno per i primi tempi, di persone esperte e già introdotte. In questo caso, le possibilità sono più che buone, inoltre, alle persone comunicative e predisposte all’interazione sociale, questo lavoro offre l’occasione di conoscere gente e, anche se con un ritmo discontinuo, di ottenere soddisfazioni economiche e personali. Per quanto il turismo sia considerato dagli esperti un settore piuttosto rischioso per l’imprenditorialità, il lavoro dell’agente di viaggi continua ad attirare molte persone, che la ritengono un’occasione per conoscere il mondo a loro volta. Non è sempre così, come si è detto, sarebbe bene, se mai, partire dal concetto contrario, chi possiede una solida base di esperienza nei viaggi, solitari o organizzati, può essere senza dubbio facilitato nell’intraprendere questo tipo di lavoro.