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Una carta d’identità per il presente, un passaporto per il futuro, la carta di credito.
Con questa guida, accrediteremo ulteriori notizie a quelle già di vostra conoscenza per un’ampia valutazione della stessa.
Storia della Carta di Credito
La sua storia ha radici molto lontane in concomitanza con il sorgere della nascita dei sistemi creditizi e del loro sapere.
Ma ecco che tutto nasce nel lontano 1730 quando un mercante di mobili Christopher Thompson introdusse per primo l’dea della rateizzazione del pagamento; quindi chi non poteva permettersi oggetti costosi poteva in accordo con il negoziante pagarli in piccole rate fino al raggiungimento del suo totale.
Tale sistema continuò ad essere utilizzato da mercanti per tutto il diciottesimo e diciannovesimo secolo. Il tempo passa e giungiamo nel 1924, quando la società Western Union iniziò a fornire ai suoi clienti più importanti una carta metallica per dilazionare i pagamenti dei suoi servizi. Questa idea pervade anche altre società che nel tempo emettono carte di credito per i servizi da loro offerti , con la novità che nel 1924 sorge al prima carta metallica detta Metal Money.
Comunque, la data che dobbiamo ricordare per la nascita vera e propria della carta di credito è il 1950 quando Diners Club Inc. introdusse la prima carta che poteva essere usata per acquistare una varietà di prodotti e servizi. La prima banca ad implementare il sistema della carta di credito fu la Franklin National Bank di New York, nel 1951 infatti introdusse le ‘Charge-It-Cards’.
Queste carte di credito venivano gestite da tre soggetti: l’emittente ,il titolare della carta di credito e l’esercente convenzionato. La gestione era molto semplice: il proprietario pagava annualmente una quota all’emittente il quale s’impegnava a pagare l’importo all’esercente con la promessa da parte del proprietario di rimborsarlo a scadenza prefissate con quote prestabilite
Con questa metodologia il sistema creditizio ebbe una forte impennata, ma per incrementare il tutto decise anche nel 1958 di introdurre la prima carta di credito revolving.
La carta BankAmaricard dava ai suoi clienti la possibilità di scegliere di pagare l’intero debito in unica soluzione o pagarlo ratealmente contro il pagamento di interessi alla banca. Questa data bisognerà ricordarsela anche perché parallelamente ai successi in America si è introdotta anche in Italia emessa dalla Diners, successivamente si aggiunsero BankAmericard nel 1968 ed Amex nel1971. Oramai le invenzioni incalzano, infatti nel 1979 le carte di credito vengono dotate di una banda magnetica, così l’esercente dovrà semplicemente passarla nel terminale per procedere al perfezionamento dell’acquisto.
Ora l’industria delle carte di credito vede cinque principali protagonisti: Visa International, Mastercard, Amwerican Express, Discover e Diner’s Club.
Sicuramente fra qualche anno, dovremmo aggiornare le pagine della sua storia perché già adesso hanno inventato contro la clonazione la carta di credito che s’identifica con l’impronta digitale.
Tipologie di carta di credito
I tempi moderni ormai sono contrassegnati dall’uso frequente della carta di credito per la sua praticità e semplicità, maggiormente sviluppata nella fascia compresa tra i 18 e 65 anni in Italia.
L’estetica la si descrive facilmente da sola. Risulta essere una carta plastificata con una banda magnetica e per le più moderne con un microchip, che permette di identificare il titolare per mezzo dei dati contenuti in essa.
In apparenza può sembrare di avere tra le mani tutti la stessa carta di credito, invece i sistemi bancari hanno emesso diversi tipi in base all’esigenze del titolare.
Le carte di credito più comuni sono
-Carta di debito o bancomat
tale carta viene emessa, da un istituto bancario, a favore di un consumatore proprietario di un determinato conto corrente presso i suoi sportelli. Consente sia il prelievo di denaro contante, che l’effettuazione di spese presso esercizi abilitati (attraverso il sistema POS).Il suo utilizzo prevede la digitazione di un determinato PIN, fornito dall’istituto bancario.
-Carta di credito a saldo
tale carta è simile per certi versi a quella di debito,ed è la più diffusa. Essa consente sia il pagamento presso tutti gli esercizi convenzionati sia il prelievo di denaro contante agli sportelli bancomat abilitati. Di norma, l’addebito di tutti gli importi, spesi nell’arco del mese, vengono effettuati entro la metà del mese successivo.
-Carta di credito revolving
Prevede gli stessi servizi della carta a saldo, ma ha la caratteristica di contenere un affidamento, cioè un prestito. Inoltre questa carta ci permette di spendere del denaro indipendentemente dai fondi disponibili sul conto corrente e di ripagare ratealmente il proprio debito. Nel corso del mese, il proprietario può scegliere la rata di rimborso che preferisce pagare, ricordando comunque che dovrà essere superiore ad un limite prestabilito (solitamente intorno al 5% dell’esposizione debitoria).
-Fidelity Card o carta privativa
Tale carta viene emessa da un supermercato o un grande magazzino o da una catena di negozi ed è solamente utilizzabile in un circuito di negozi; questa operazione consente peraltro di raccogliere dati sulla clientela, alla quale poi offrire prezzi e prodotti sempre più mirati.
-Carta di credito prepagata
Tale carta viene definita carta a scalare d’importo. Può essere semplicemente visto coem un borsellino elettronico che può essere ricaricato ogni qualvolta il titolare lo desideri. Il suo fiore all’occhiello per il quale molti ragazzi aderiscono a questa iniziativa è che non necessita di avere un c/c su cui essere appoggiata.
Come funziona la carta di credito
Ribadiamo dapprima, il concetto su cui si fonda la carta di credito: ossia regolare il pagamento successivamente all’acquisto, per poi procedere con assoluta chiarezza sui singoli attori con i suoi rispettivi rapporti ovvero:
il titolare della carta si impegna a restituire all’emittente della stessa l’importo della transazione nei tempi e nei modi prestabiliti dal contratto sottoscritto, dopo averne usufruito per eventuali acquisti;
il fornitore dal suo canto eroga i beni e i servizi con la tranquillità di chi non si troverà più di fronte ad assegni probabilmente scoperti;
tutto questo per merito dell’istituto che si impegna a pagare al posto del cliente quanto dovuto, naturalmente al netto delle commissioni prestabilite.
Questo svolgimento avviene nel pieno della sua attività, ma come si attiva una carta di credito?dove la si può usare? Come si realizza praticamente la transazione con il fornitore?
Per iniziare , la carta di credito è rivolta a maggiorenni residenti in Italia, ed è necessario essere titolari o contestatari di un c/c bancario o postale.
I passaggi per la sua attivazione sono pochi ma di assoluta importanza, per la salvaguardia del suo futuro utilizzo. Il primo passo è personalizzarla apponendo la propria firma nello spazio predisposto sul retro della carta, per poi rivolgersi al Servizio Clienti con una semplice telefonata.
Nel corso della telefonata Le verrà fatta esplicita richiesta della password per l’identificazione telefonica che hai inserito nel modulo di adesione, poi le coordinate del conto corrente con conseguente codice fiscale. Dopo aver posto la cornetta al suo posto, avremo la carta attivata ma non dobbiamo dimenticarci che dobbiamo attendere tramite posta che ci venga recapitato il PIN per permetterci il prelievo dei contanti presso qualsiasi sportello con assoluta sicurezza.
La sua attesa può prolungarsi per alcuni giorni, ma nel frattempo la si può utilizzare tranquillamente per gli acquisti presso gli esercenti che aderiscono a tale iniziativa; in quanto l’acquisto si svolge consegnando l’apposita carta perché possa essere letta all’interno dal suo lettore, per poi rilasciare una ricevuta che dovrà essere controllata e firmata, trattenendo una copia.
Il suo funzionamento lo si applica anche per pagamenti via internet per bollette, o acquisti on line identificandosi con il rilascio del nome del titolare, il numero identificativo di sedici cifre e la data di scadenza della stessa. Così descritto, sembra un gioco da ragazzi ma il momento della riflessione avviene quando tra le mani abbiamo l’estratto conto, perché dobbiamo scegliere fra due strade da intraprendere: una, il rimborso totale mentre la seconda quella parziale rispettando il pagamento minimo pari al 3% del saldo a debito. Tale importo potrà essere variato a discrezione del titolare , però dopo sei mesi dall’attivazione o da precedenti aumenti di credito.
Il suo funzionamento deve essere chiaro e cristallino solo al titolare, perché se dovesse capitare in mani sbagliate, deve essere immediatamente bloccata.
Come utilizzare la carta di credito
Il corretto uso della carta di credito spesso viene dettato dalle informazioni acquisite durante la lettura degli incartamenti e consigli di chi è già in suo possesso.
Possiamo stilare un promemoria per fissare bene in mente le regole base, a partire dal rilascio della firma sul retro della carta (la firma deve essere uguale a quella riportata nella richiesta di rilascio).
La carta di credito è lo scrigno di una parte dei nostri risparmi per questo dobbiamo conservarla con cura, tenendola lontana da fonti magnetiche e da oggetti contundenti che possano graffiare la banda sul retro. Al momento di pagare inoltre, prima di firmare lo scontrino, bisogna verificare la congruenza dei dati, in particolare: il numero della carta, l’importo e la data.
In tal caso si concluda l’operazione per poi conservarlo in attesa della verifica sull’estratto conto; quest’ultimo potrà pervenire tramite posta ordinaria mensilmente, o lo si può consultare anche tramite il sito web, accedendo alle pagine protette del servizio internet banking.
Risulta essere d’obbligo aggiungere una postilla di assoluta importanza, ossia la contestazione o un reclamo specifico deve essere effettuato entro 30 giorni dalla data dell’invio dell’estratto conto o dalla data di contabilizzazione delle operazioni sul c/c. Se dovessimo fermarci qui nell’elenco delle sue funzioni sarebbe il tutto molto riduttivo, invece questi può essere usata anche per pagamenti permanenti come le bollette, il noleggio delle auto,la ricarica di cellulari e pagamenti di pedaggio autostradale.
Per il noleggio dell’auto ne viene richiesta un deposito cauzionale come garanzia del servizio, comportando una diminuzione del limite mensile per poi essere ripristinato nel mese successivo.
L’arco di tempo a nostra disposizione per usufruire di ciò che abbiamo detto e di molto altro equivale alla sua validità, cinque anni; il suo rinnovo avviene automaticamente, quindici giorni prima dalla data di scadenza; ma può avvenire anche in periodi antecedenti ossia quando la carta risulta illeggibile al terminale, vi si smarrisce il codice PIN e naturalmente con la perdita della stessa.
Il caso da valutare da più vicino è quello dello smarrimento della carta, ma anche in questi casi possiamo assumere delle precauzioni come richiederne il blocco entro 48 ore ai numeri verdi indicati nelle istruzioni allegate alla carta, inoltre bisogna sporgere denuncia alle autorità competenti e presentare copia della denuncia alla Banca entro lo stesso periodo.