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Modello Ricevuta Fiscale e Guida alla Compilazione

Aggiornato il 3 Marzo 2024 da Luca Russo

Indice

  • Chi Può Emettere Ricevuta Fiscale
  • Quando Emettere Ricevuta Fiscale
  • Come Compilare la Ricevuta Fiscale
  • Differenze con Ricevuta non Fiscale
  • Fac Simile Ricevuta Fiscale

In questa guida mettiamo a disposizione un modello di ricevuta fiscale da scaricare e da utilizzare come esempio.

La ricevuta fiscale è un documento finalizzato a certificare un avvenuto pagamento durante una compravendita, una cessione di beni o servizi o una transazione commerciale di qualsiasi natura. Risulta essere un documento molto importante sia per il creditore, che in questo modo dichiara di avere ricevuto l’importo relativo alla vendita di beni o di servizi, che per il debitore, il quale può disporre di uno strumento valido per confermare in qualsiasi momento di avere saldato totalmente il proprio debito. Si tratta di un documento relativamente semplice da predisporre e compilare, tuttavia è necessario procedere in maniera precisa e corretta, al fine di evitare la possibilità di errori e di incorrere in conseguenti problemi.

Chi Può Emettere Ricevuta Fiscale

L’art. 22 del D.p.r. 633/1972 prevede per alcune categorie di soggetti l’esonero dall’obbligo di emissione della fattura.
Questi soggetti possono certificare i corrispettivi che sono stati percepiti durante l’esercizio della propria attività tramite la ricevuta fiscale o lo scontrino fiscale.

Tra i soggetti che possono emettere la ricevuta fiscale troviamo le seguenti categorie
-Commercianti con autorizzazione di vendita al dettaglio in locali aperti al pubblico, in spacci interni, mediante apparecchi di distribuzione automatica, per corrispondenza, a domicilio o in forma ambulante.
-Artigiani che vendono beni di propria produzione presso i laboratori.
-Soggetti che forniscono prestazioni alberghiere o di somministrazione di alimenti e bevande.
–Imprese che effettuano trasporti di persone, veicoli e bagagli al seguito.
-Istituti di credito per servizi di custodia di titoli e altri servizi.
-Soggetti che effettuano operazioni esenti specificate nel DPR indicato in precedenza.

Risulta essere importante ricordare che i soggetti tenuti all’emissione della ricevuta fiscale, possono emettere, al posto della ricevuta, una fattura. Questo può accadere, per esempio a seguito di specifica richiesta del cliente.

Le ricevute fiscali si acquistano solitamente in blocchi numerati presso i rivenditori autorizzati di modulistica, presentando il proprio numero di partita Iva e, se necessario, la visura camerale, è possibile richiedere il blocco di ricevute personalizzato con la propria intestazione. In alternativa, si può acquistare un blocco neutro e apporre come intestazione il proprio timbro.
Il blocco è normalmente costituito da una serie di ricevute in doppia copia, in maniera tale che compilando l’originale si ottenga direttamente anche una copia identica. La ricevuta originale è da consegnare al cliente, mentre la copia deve essere conservata negli archivi fiscali dell’intestatario.

Un caso particolare è poi quello della ricevuta per prestazione occasionale, argomento che può essere approfondito leggendo questa guida sul sito Prestazioneoccasionale.com.

Quando Emettere Ricevuta Fiscale

La ricevuta fiscale deve essere emessa in duplice esemplare cartaceo, ma i termini di emissione variano a seconda della tipologia di operazione.
In caso di cessione di beni, la ricevuta deve essere emessa nel momento in cui avviene la consegna. Se il pagamento del corrispettivo avviene in un momento successivo alla consegna, non è necessario rilasciare un’ulteriore ricevuta visto che l’Iva è già diventata esigibile al momento della consegna del bene.
Se il corrispettivo è stato pagato prima della consegna del bene, bisogna invece emettere due ricevute, la prima nel momento dell’incasso anticipato e la seconda nel momento della consegna del bene indicando su questa gli estremi della ricevuta già emessa.

In caso di prestazione di servizi, la ricevuta deve essere emessa all’atto dell’ultimazione della prestazione.
Se il corrispettivo è stato pagato prima della consegna del bene, bisogna invece emettere due ricevute, la prima nel momento dell’incasso anticipato e la seconda nel momento della consegna del bene indicando su questa gli estremi della ricevuta già emessa.
Se, invece, nel momento in cui viene ultimata la prestazione il corrispettivo non è stato ancora pagato, bisogna rilasciata una ricevuta con l’indicazione di corrispettivo non pagato. Nel momento del versamento deve poi essere emessa un’altra ricevuta con gli estremi del documento precedentemente rilasciato.

Come Compilare la Ricevuta Fiscale

Come si è detto, è possibile acquistare ricevute fiscali già numerate e intestate, semplicemente comunicando i propri dati ad un rivenditore di modulistica. In alternativa, si possono comunque utilizzare ricevute fiscali prive di intestazione, inserendo manualmente i propri dati.

Vediamo quali dati deve contenere una ricevuta fiscale
-Nome e cognome o ragione sociale, codice fiscale, partita Iva e indirizzo di chi emette il documento.
-Numerazione progressiva prestampata per anno solare, come stabilito dal Decreto Ministeriale 30 Marzo 1992.
-Natura, qualità e quantità dei beni e servizi oggetto dell’operazione.
-Ammontare dei corrispettivi dovuti comprensivi dell’imposta sul valore aggiunto. Le ricevute fiscali implicano infatti che l’Iva sia incorporata al prezzo del prodotto o del servizio.
Qualora si tratti di prestazioni esenti da Iva, come accade talvolta per alcune libere professioni, viene applicata una marca da bollo di 2 euro. Il valore della marca da bollo, a carico dell’intestatario, potrà comunque essere riaddebitato al cliente nella ricevuta stessa.

Esistono moduli prestampati di ricevuta fiscale che riportano già una serie di voci, in base alla categoria commerciale di riferimento, per esempio ristoranti, bar, parrucchieri, saloni di estetica e così via. Risulta essere comunque possibile utilizzare moduli in bianco, inserendo manualmente le diverse voci, oppure chiedere ad un rivenditore una stampa totalmente personalizzata.

Differenze con Ricevuta non Fiscale

La ricevuta generica, detta anche ricevuta non fiscale non è un documento obbligatorio, e costituisce unicamente una garanzia in occasione, per esempio, della cessione di un oggetto dietro un compenso stabilito in precedenza.

Si tratta semplicemente di un metodo per certificare l’avvenuto pagamento, ma non possiede valore sotto l’aspetto fiscale e tributario e non è soggetta ad alcuna tassazione. Risulta essere comunque consigliato farne uso, in quanto spesso costituisce un elemento di prova e di certificazione di una transazione commerciale avvenuta tra privati.

Fac Simile Ricevuta Fiscale

Il modello di ricevuta fiscale presente in questa pagina è in formato Excel, può quindi essere scaricato e modificato in modo semplice in base alle proprie esigenze.

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Modello di Ricevuta Fiscale

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Categoria: Modelli e Fac Simile

Chi è Luca Russo

Fondatore di Tuaimpresa.net. Web writer in campo finanziario dal 2010. Appassionato di finanza personale e business.

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