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In questa mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire un pastificio, spiegando quanto costa, cosa serve e quali sono i requisiti.
La pasta fresca in tutte le sue varianti, dalle tagliatelle, ai ravioli, alle varie altre forme di pasta ripiena, appartiene ad un’antica tradizione gastronomica italiana che si è diffusa anche all’estero, trasformandosi in una vera e propria cultura alimentare. Per tale ragione, la pasta preparata artigianalmente rappresenta spesso l’oggetto del lavoro di imprenditori e artigiani, i quali desiderano investire in un’attività al contempo tradizionale e innovativa proponendo formule diverse, dal pastificio artigianale, che utilizza magari farine e ingredienti di agricoltura biologica, al laboratorio e negozio aperto al pubblico, al ristorante con cucina interna e produzione propria di pasta fatta in casa.
Si tratta di progetti molto interessanti e che possono facilmente originare eccellenti guadagni, sempre che siano gestiti con professionalità e con l’intento di offrire al pubblico un prodotto fresco e di qualità elevata. Occorre però considerare anche l’enorme concorrenza che questo settore comporta, sia a livello commerciale che industriale, la presenza di laboratori e attività artigianali già consolidati da anni e le tendenze del mercato, legate anche al contesto della cucina regionale e locale. Un laboratorio di pasta fresca con vendita al dettaglio può costituire un’ottima idea di business per chi conosce bene questo tipo di prodotto, possiede una certa esperienza, anche a livello personale, e dispone di un capitale da investire.
Un certo vantaggio potrebbe averlo chi ha esperienza nel settore della ristorazione o possiede una formazione professionale di tipo alberghiero e nel contesto della gastronomia, esiste comunque anche la possibilità di frequentare corsi di specializzazione e di aggiornamento, organizzati dalle associazioni stesse dei commercianti e degli artigiani che operano in questo campo.
Cosa Serve per Aprire un Pastificio
Come per ogni altro progetto di imprenditoria è importante, prima di ogni altra cosa, redigere un business plan dettagliato per avere un’idea delle spese a cui si andrà incontro, utile anche nel caso in cui si decida di ricorrere ad un finanziamento.
Si può scegliere di aprire un negozio con annesso laboratorio e svolgere un’attività di vendita al dettaglio, oppure orientarsi verso un’attività produttiva un po’ più estesa e distribuire i propri prodotti a ristoranti, negozi di alimentari e supermercati. Le possibilità sono numerose e si legano soprattutto all’assortimento di prodotti che si è in grado di offrire, oltre che alla qualità e alla freschezza. Certo, non è detto che ad un’attività di maggiori proporzioni corrispondano introiti maggiori, a fare la differenza sono le capacità imprenditoriali e commerciali unite alle competenze tecniche e alla scelta di materie prime eccellenti. Il commercio, soprattutto se relativo a generi alimentari, richiede accuratezza, precisione, professionalità e capacità di garantire un servizio di alto livello, in particolare con un prodotto per il quale la freschezza rappresenta l’aspetto più importante.
Una volta individuata la formula più adatta al proprio capitale e alle competenze personali, è opportuno procedere a stabilire il luogo, trovare una sede adatta e attrezzarla con tutto l’occorrente. Ugualmente ad ogni altro negozio, la location è molto importante e, prima di sceglierla, è necessario effettuare una piccola indagine di mercato, e scoprire se nella zona non siano già presenti attività simili. A meno che non si disponga già di uno spazio usufruibile, è utile cercare i locali in un quartiere abitato e frequentato e in una posizione di facile accesso, magari con possibilità di parcheggio nelle vicinanze. Sistemarsi accanto a un ristorante o una trattoria può essere utile ad instaurare un rapporto di collaborazione, offrendo convenzioni ai clienti e proponendosi come fornitori.
Un laboratorio per la produzione di pasta fresca richiede uno spazio minimo di 80 metri quadri, da dividere tra laboratorio e area di vendita, rigorosamente a norma per quanto riguarda l’impianto elettrico, il sistema idraulico e le condizioni igieniche. Il laboratorio deve essere attrezzato con tutto quanto si ritiene utile per svolgere il proprio lavoro, un piano di lavoro sufficientemente ampio, macchina impastatrice, macchine a rulli per la produzione di tagliatelle, pasta corta e pasta ripiena, una piccola cella frigorifera, un piano cottura e, se necessario, un forno, oltre a tutti gli utensili necessari.
L’area destinata alla vendita richiede la presenza di un banco espositivo refrigerato con bilance e registratore di cassa. Non è necessario allestire una vetrina ma si consiglia di predisporre un’insegna colorata e luminosa e di sistemare il banco di vendita in maniera tale che possa essere visibile anche dall’esterno.
Requisiti per Aprire un Pastificio
Un pastificio artigianale è un’attività commerciale che riguarda la produzione, lavorazione e vendita di alimenti, per questo è necessario seguire un percorso piuttosto complesso.
Come per ogni altro esercizio commerciale, è indispensabile aprire la partita Iva, iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio locale, all’Inps e all’Inail, richiedere l’ispezione da parte delle autorità sanitarie Asl per comprovare i requisiti igienici e sanitari dei locali e comunicare l’inizio attività alle autorità comunali. Inoltre, trattandosi di un prodotto destinato ad un uso alimentare, è necessario frequentare il corso HACCP e ricevere la relativa attestazione, al fine di possedere le conoscenze necessarie a prevenire qualsiasi problema di igiene alimentare.
Alcuni di questi passaggi sono regolati a livello locale, si consiglia quindi di informarsi presso gli uffici comunali e regionali di riferimento. Poiché si tratta di una procedura piuttosto complicata, e dimenticare qualcosa non è raro, la scelta migliore è quella di rivolgersi ad un commercialista e chiedere assistenza, oppure ad una delle associazioni di categoria di artigiani o commercianti, che in genere offrono questo tipo di assistenza.
Costi per Aprire un Pastificio
Il budget di investimento non è altissimo, in quanto si tratta di un’attività che non prevede il servizio di ristorazione, a meno che non si voglia ampliare il target di clientela. Tuttavia, dopo avere aperto il punto vendita e superate le prime difficoltà, non è detto che non si possano inserire ulteriori prodotti e servizi e aumentare anche il giro di affari.
L’arredamento non è particolarmente costoso, mentre per quanto riguarda le macchine è possibile trovarle anche usate o scegliere la formula del noleggio. Un costo non indifferente riguarda le materie prime, farine e altri ingredienti devono essere della migliore qualità, meglio ancora, se possibile, rivolgersi a produttori locali, in grado di fornire materie prime a chilometro zero e prive di conservanti.
Se si pensa di gestire il negozio con la famiglia, non è necessario ricorrere alla presenza di dipendenti o collaboratori, in alternativa potrebbe essere utile valutare l’assunzione di un addetto alla vendita o di un artigiano esperto per il reparto produttivo.
Si raccomanda inoltre di riservare una parte del budget e di investire un certo tempo per le operazioni di pubblicità e marketing, sia all’apertura che successivamente, realizzando un sito costantemente aggiornato e provvedendo a distribuire il materiale cartaceo. Se non si dispone di conoscenze sufficienti in questo campo, è preferibile rivolgersi ad un’agenzia specializzata.
In base all’esperienza propria e dei collaboratori, è possibile decidere quali prodotti offrire, decidendo di affiancare magari anche un servizio di gastronomia d’asporto o di proporre preparazioni di pasticceria e biscotteria. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di offrire in vendita, oltre ai prodotti freschi, anche un piccolo assortimento di generi alimentari di qualità, quali possono essere biscotti, conserve di frutta e verdura, olio di oliva, miele e prodotti locali.
Per avere maggiori garanzie di successo, una soluzione interessante potrebbe essere quella di scegliere la formula del franchising, affiliandosi ad un marchio già affermato in questo settore. Grazie al franchising è possibile usufruire di un’assistenza completa, sia nella ricerca della sede che nell’allestimento e arredamento, nella fornitura di strumenti e materie prime e nelle operazioni di marketing.
Occorre però tenere conto dell’obbligo di rispettare le condizioni stabilite dal marchio, non è possibile effettuare alcuna personalizzazione né proporre in vendita prodotti differenti da quelli stabiliti dalla casa madre. Il vantaggio è quello di poter fare affidamento su un brand conosciuto e di fornire un prodotto già noto e apprezzato. Inoltre, la soluzione del franchising permette di evitare i costi superflui e di poter scegliere tra diverse soluzioni, orientandosi verso quella che meglio si addice al proprio budget.
Conclusioni
Sostanzialmente, un laboratorio di produzione di pasta fresca può costituire un’eccellente occasione di business per chi apprezza questo genere di prodotto e possiede una base di competenze, oppure per chi desidera intraprendere un’attività commerciale con la famiglia o con qualche socio già esperto in questo ambito produttivo.
Nonostante non offra guadagni molto elevati, per esempio al confronto con un ristorante o pizzeria, un pastificio artigianale è un’attività piacevole, creativa e che può offrire ottime possibilità di soddisfazione, l’importante, come si è detto, è quello di saper offrire solo ed esclusivamente un prodotto di alta qualità, in modo tale da non subire la concorrenza.
Per vincere sulla concorrenza non solo da parte dei piccoli rivenditori simili al proprio, ma anche della grande distribuzione, la prima regola è quella di sapere fornire un prodotto unico, di qualità superiore e adatto ad un ampio target di clienti. Accanto alle preparazioni classiche, tagliatelle, maccheroni, lasagne, cannelloni, pasta corta e formati personalizzati, si consiglia di offrire anche una gamma di prodotti per categorie speciali di consumatori, per esempio gli intolleranti al glutine o alle uova, oppure chi segue un regime alimentare vegetariano.
Un’idea interessante e di sicuro vantaggio anche economico potrebbe essere quella di offrire sia la pasta fresca nei diversi formati, magari tagliata e confezionata al momento, sia un’assortimento abbastanza ampio di prodotti di gastronomia e piatti pronti da asporto, preparati con la massima cura e in conformità con le tradizioni della cucina locale e regionale.
Se lo spazio lo permette, oltre ai piatti d’asporto, si può pensare in un secondo tempo di dotare il laboratorio di un impianto di confezionamento con atmosfera modificata, in modo tale da poter offrire un prodotto fresco e di ottima qualità, ma con l’ulteriore possibilità di una conservazione prolungata.