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In questa mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire una tabaccheria, spiegando quanto costa, cosa serve e quali sono i requisiti.
L’apertura di un negozio di tabaccheria rimane sempre un’idea che, nonostante i periodi di crisi economica, continua ad attirare l’attenzione di chi desideri dedicarsi ad un’attività indipendente, grazie alla possibilità di ottenere un reddito più che eccellente, dovuto prima di tutto al grande numero di potenziali clienti. Tuttavia, intraprendere questo tipo di attività non è certo una delle operazioni più semplici, è necessario disporre di un certo capitale, visto che l’investimento di partenza è piuttosto consistente, e considerare inoltre i lunghi tempi di attesa per ottenere la licenza per la vendita di tabacchi. Un altro rischio, di cui è necessario tenere conto, è una presunta liberalizzazione della vendita dei tabacchi in un futuro non molto lontano, dato che ormai se ne parla da anni, e che potrebbe quindi verificarsi. Per tale ragione, prima di decidere, è importante riflettere bene e capire se può valere la pena impegnarsi in questo genere di attività, per quanto possa comunque offrire ottimi introiti e grandi soddisfazioni, soprattutto a chi apprezza un lavoro di contatto con il pubblico.
Cosa Serve per Aprire una Tabaccheria
Per avere maggiore sicurezza e convenienza nell’intraprendere l’attività di rivendita di tabacchi e articoli da fumo, la soluzione migliore è quella di rilevare un negozio già avviato e situato in un’ottima posizione, dove è garantito un continuo e consistente afflusso di clienti. In questi casi, il prezzo verrà stabilito dal proprietario che ha deciso di vendere l’attività.
Talvolta, un’occasione di questo tipo può essere favorevole, anche se è abbastanza raro che qualcuno decida di cedere un’attività redditizia. In genere, può accadere che il proprietario decida di cedere il negozio per problemi questioni personali, in mancanza di ragioni simili è necessario prestare attenzione, al fine di evitare di acquistare un esercizio che, magari, non riesce più ad offrire un reddito soddisfacente. Gli annunci di vendita per le tabaccherie sono reperibili online e, trattandosi di esercizi ancora in attività, è possibile, attraverso gli scontrini, avere un’idea del reddito, ovviamente nella maggioranza dei casi vengono cedute a prezzo molto elevato.
La rivendita di tabacchi può includere la distribuzione al dettaglio di altri prodotti come valori bollati, ricariche telefoniche, materiale di cancelleria, oltre ai servizi offerti dalle reti Lottomatica e Sisal. Non solo giochi e lotterie di Stato, ma anche la possibilità per gli utenti di effettuare il pagamento del bollo auto, del canone Rai, di multe, tasse e utenze varie. Per questo la gestione della tabaccheria è sempre piuttosto ambita, in quanto permette di ottenere un reddito quotidiano più che buono, considerando che offre una serie di servizi a cui tutti, più o meno, hanno necessità di poter accedere.
Requisiti per Aprire una Tabaccheria
Iniziare da zero non è impossibile, ma è molto più difficile, a causa della lunghezza e della complessità delle procedure burocratiche. I costi da sostenere sono sempre piuttosto alti e il percorso di richiesta della licenza deve essere seguito con estrema precisione.
L’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, AAMS, prevede, secondo la legge, quattro tipologie di attività commerciali
-Rivendite di tabacchi ordinarie. Le semplici tabaccherie, che devono rispettare alcuni limiti di distanza una dall’altra, imposti dalle norme legislative in base al numero di abitanti del comune di riferimento.
-Rivendite di tabacchi speciali. Le tabaccherie inserite in strutture particolari, stazioni ferroviarie, aeroporti, caserme, centri commerciali, alberghi, sale da gioco e altri ambienti previsti dalla legge.
-Patentini. Le licenze di vendita dei tabacchi concesse ai titolari di pubblici esercizi ad alto afflusso di clienti, di solito bar e caffetterie, quando nelle vicinanze non vi sia una sufficiente presenza di altre tabaccherie.
-Distributori automatici. Vengono installati accanto all’ingresso del negozio da un rivenditore di tabacchi autorizzato.
La licenza per la rivendita di tabacchi si ottiene inoltrando la relativa domanda all’AAMS, in genere all’inizio dell’anno, fornendo tutti i dati indicati sul sito dell’istituzione. Il sito dell’AAMS offre inoltre una serie di importanti informazioni relativi all’attività di rivendita di tabacchi e punto Sisal e Lottomatica e pubblica gli avvisi delle nuove assegnazioni.
Oltre alla distanza tra le diverse rivendite, un altro parametro che regola questa attività è la produttività, calcolata direttamente dall’Agenzia Dogane e Monopoli in base a coefficienti aggiornati ogni due anni.
Per consentire l’apertura di una nuova rivendita, vengono considerati i ricavi netti delle tre tabaccherie più vicine, solitamente situate nel raggio di 600 metri, la quarta parte del ricavo netto globale dei tre esercizi deve superare i limiti minimi, preimpostati in base al numero di abitanti del Comune di riferimento. Anche in questo caso, per avere informazioni precise e aggiornate, la soluzione migliore è quella di consultare il sito dell’AAMS.
Il titolare di una tabaccheria, a parte la partita IVA, non deve possedere requisiti particolari, competenze o titoli di studio, ma semplicemente seguire il percorso burocratico di apertura, scaricare il modulo di domanda disponibile online al sito dell’Agenzia Dogane e Monopoli, compilarlo e presentarlo presso la sede territoriale dell’agenzia.
Ogni sei mesi, l’ufficio provvede a redigere il piano provvisorio delle nuove aperture, disponibile sul sito. L’assegnazione avviene per concorso o per asta, in base al numero di abitanti del Comune di riferimento. Una volta ottenuta l’assegnazione della rivendita, il titolare dovrà seguire un corso di formazione specifico. Nel caso in cui si desideri vendere anche altri prodotti, cartoleria, merceria, gadget, profumi e altro, è necessario che richieda l’autorizzazione comunale per questo tipo di commercio.
Costi per Aprire una Tabaccheria
Come si è detto, per aprire un’attività di rivendita di tabacchi sono possibili due strade, la richiesta per ottenere una nuova licenza o l’acquisto di un’attività già avviata. In ogni caso, i costi da sostenere sono abbastanza rilevanti, per quanto, a prima vista, possa apparire un’idea redditizia.
Il costo per ottenere la licenza di una tabaccheria è variabile in base alla zona, chi cede una licenza tende ad assicurare al potenziale acquirente guadagni elevati e sicuri, così da poter alzare il prezzo a dismisura.
Sebbene possa trattarsi di un business favorevole, occorre sempre tenere conto del rischio di liberalizzazione del mercato da parte delle istituzioni statali, e del fatto che il proprietario parte con un prezzo elevato per mantenere una posizione favorevole durante la contrattazione e per sostenere il costo di un eventuale intermediario.
Se la scelta è quella di aprire la tabaccheria partendo da zero, occorre tenere conto della spesa relativa all’acquisto o alla locazione di uno spazio, anche di piccole dimensioni, delle eventuali spese di ristrutturazione e adeguamento, dell’arredamento e da tutti gli elementi accessori.
Inoltre, non è detto che si riesca ad ottenere la licenza per concorso, spesso è necessario acquistarla. Indicativamente, i costi per l’apertura di una tabaccheria si aggirano da 50 mila a 150 mila euro, una cifra che può raddoppiare qualora si intenda, al contrario, acquistare un’attività già avviata.
Altri costi da considerare sono le utenze, la presenza di un eventuale dipendente, la necessità di disporre misure di sicurezza efficaci, considerando che questo tipo di attività, tabaccheria e ricevitoria, è una delle più esposte al rischio di minacce, furti e rapine, anche con l’uso della violenza.
Conclusioni
Prima di impegnarsi, è opportuno verificare con attenzione se l’apertura della tabaccheria possa costituire un’interessante opportunità di business. Prima di tutto, si consiglia di cercare una buona occasione tra le attività in vendita, e orientarsi verso l’acquisto di una tabaccheria ricevitoria già avviata, magari con annesso il servizio di bar, soprattutto se il prezzo è buono.
Naturalmente, occorre analizzare con attenzione anche la zona di riferimento, per rendersi conto se può garantire un flusso continuo di clienti o se la cessione da parte del proprietario non sia dovuta alle difficoltà economiche. I gestori delle tabaccherie che decidono di vendere chiedono sempre cifre molto elevate, per questo è necessario cercare con pazienza e scegliere l’offerta migliore.
Ovviamente, la tabaccheria non è un tipo di attività che permette la soluzione del franchising. Se si desidera potere usufruire anche di questa possibilità, in modo da facilitare il lavoro e assicurarsi un ulteriore guadagno, si può richiedere l’installazione di slot machine, apparecchi di intrattenimento e macchine elettroniche per il gioco d’azzardo legale. Slot machine e altre macchine da gioco vengono offerte a noleggio e possono essere installate come servizio di intrattenimento aggiuntivo ad un centro scommesse Sisal e Lottomatica tradizionale. La scelta di installare slot machine e di fornire agli utenti giochi, scommesse e lotterie richiede una conoscenza della normativa che regola questo settore e il totale rispetto della legge, al fine di non favorire l’abuso del gioco d’azzardo, sia pure lecito e consentito.
Bar e caffetteria sono spesso legati all’attività di tabaccheria, anche l’acquisto di un’attività già avviata spesso include entrambi gli esercizi in un’unica sede. Naturalmente, se l’intenzione è quella di affiancare alla tabaccheria anche un bar, le spese di inizio attività e di gestione saranno più rilevanti.
Aprire un bar significa anche adempire a tutti gli obblighi che riguardano i pubblici esercizi in cui si vendono bevande e prodotti alimentari, frequentare i relativi corsi di formazione, conoscere le regole di igiene obbligatorie e richiedere l’ispezione e l’autorizzazione da parte delle autorità sanitarie locali.