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In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera di contestazione fattura e mettiamo a disposizione un fac simile da scaricare.
Può capitare, per un errore tecnico o per un’incomprensione, di ricevere una fattura per un servizio non portato a termine, non eseguito in maniera corretta o magari addirittura mai richiesto. In queste situazioni, non sempre esiste una documentazione scritta al riguardo, a volte ci si limita ad una contestazione telefonica e, successivamente, semplicemente a non pagare la fattura. Fino al momento in cui si riceve un sollecito di pagamento da parte di un ufficio legale, che chiede il saldo immediato della fattura per non incorrere in una procedura di recupero crediti e in un’eventuale azione giudiziaria.
A questo punto è difficile individuare un metodo corretto per risolvere questo tipo di problema, anche se la fattura è stata contestata verbalmente, l’azione legale portata avanti dell’azienda creditrice ha seguito il suo corso, e pare non ci sia altra via di uscita se non quella di pagarla. Questo significa che, quando accade di ricevere una fattura non dovuta, certamente è possibile evitare di pagarla, ma occorre rispettare alcuni termini e metodi precisi.
Conseguenze della Fattura non Pagata
Quando un fornitore, che sia un’azienda o un professionista, emette una fattura nei confronti di un determinato soggetto, qualora il pagamento non avvenga entro un certo termine, può procedere per vie legali, incaricando un giudice di emettere un decreto ingiuntivo.
Si tratta in sostanza di un ordine rivolto al debitore di saldare l’importo totale della fattura, oltre alle spese dovute per la consulenza legale.
La procedura legale necessita di un periodo di qualche mese per arrivare all’emissione del decreto, durante il quale il debitore non è al corrente di nulla. Solo dopo che il decreto ingiuntivo è stato emesso, il creditore è obbligato ad avvisare entro sessanta giorni il proprio debitore, il quale a sua volta avrà quaranta giorni di seguito per decidere come comportarsi.
Una volta che il decreto ingiuntivo è stato emesso, il debitore può scegliere come comportarsi tra diverse strade, in base alla propria posizione e all’effettiva esistenza del debito
-Può pagare la fattura entro quaranta giorni, più le spese legali e altri eventuali importi aggiuntivi.
-Può evitare di pagare senza però fare opposizione con un’ulteriore procedimento legale, in questo caso il creditore, a seguito di regolare atto di precetto, può avviare la procedura di pignoramento.
-Può opporsi e rispondere con un’ulteriore causa legale, obbligando il creditore a comprovare in maniera sufficientemente attendibile il diritto ad ottenere il saldo della fattura.
Generalmente l’azione legale nei confronti del debitore di una fattura insoluta viene portata avanti per velocizzare il saldo, visto che è abbastanza raro che venga emessa una fattura senza un motivo. Tuttavia il decreto ingiuntivo, nei rari casi in cui la fattura sia effettivamente dovuta ad un errore o riguardi una fornitura incompleta, qualora il debitore decida di opporsi, obbliga il creditore a dimostrare la validità del documento e della richiesta di pagamento.
Termini per Contestare una Fattura
In realtà una fattura può essere contestata in qualsiasi momento, visto che la legge non prevede un termine, esistono però alcune tempistiche precise per la prescrizione del debito, cinque o dieci anni per le fatture relative ad un contratto, per esempio le utenze per fornitura di energia o di servizi, e tre anni per le prestazioni dei professionisti.
Il limite di tempo riguarda quindi il creditore per effettuare i solleciti, mentre il debitore è libero di non pagare e di attendere il decreto ingiuntivo per poi opporsi.
Nel corso della causa tra le due parti, il giudice provvederà a valutare le richieste del creditore. Per esempio, nel caso in cui la fattura insoluta fosse relativa ad un’effettiva fornitura, mai stata precedentemente contestata, risulterebbe difficile al debitore affermare le proprie ragioni di insolvenza, dovute magari ad un lavoro incompleto o non soddisfacente dal punto di vista tecnico.
Per tale ragione, nonostante non esista un preciso termine di tempo per contestare una fattura, si raccomanda di farlo il più rapidamente possibile e preferibilmente a mezzo lettera raccomandata o posta elettronica PEC, in maniera tale che rimanga traccia dell’avvenuta contestazione.
Da parte del creditore, è invece opportuno che egli provveda alla richiesta del saldo entro i termini di prescrizione, visto che, una volta scaduti, sarà impossibile procedere, e quindi ricevere quanto dovuto.
Mancata Contestazione della Fattura
Se per qualche motivo, a fronte di una fattura non giustificata, il debitore si dimenticasse di provvedere immediatamente alla contestazione, esiste sempre la possibilità di procedere con l’opposizione nel momento in cui il creditore richiederà l’emissione del decreto ingiuntivo.
In assenza di una prova concreta da parte del creditore, il giudice deciderà di accogliere l’opposizione e revocare il decreto ingiuntivo, liberando il debitore da qualsiasi obbligo di pagamento.
In ogni caso, la contestazione immediata resta sempre la formula migliore, infatti, per quanto la mancata contestazione non costituisca, ai fini legali, un’ammissione del debito, il giudice potrebbe trarre come conclusione la probabilità che il pagamento sia effettivamente dovuto, anche se si tratterebbe comunque di una prova non sufficiente.
Fac Simile Lettera di Contestazione della Fattura
Il fac simile lettera di contestazione fattura presente in questa pagina è in formato Doc, può quindi essere scaricato e modificato in base alle proprie esigenze.
Si tratta di un modello editabile che può essere utilizzato come esempio per scrivere un contestazione fattura. Ovviamente è necessario modificare i dati relativi ai soggetti coinvolti e quelli della fattura che si desidera contestare.