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In questa guida spieghiamo cosa risulta essere la risposta alla lettera di richiamo e mettiamo a disposizione un fac simile da scaricare.
Alle volte, infatti, può succedere di essere richiamati per un comportamento non ritenuto corretto da parte del datore di lavoro. Quando accade ciò, il dipendente ha il diritto di potere fornire una risposta, inviando a sua volta una lettera in cui illustra le prove a propria discolpa.
Come Funziona la Lettera di Richiamo Disciplinare
Ne abbiamo già parlato nella guida sulla lettera di richiamo, ma è comunque necessario spiegare velocemente di cosa si tratta. In pratica, la lettera di richiamo è un documento scritto che viene consegnato ad un dipendente dopo un comportamento scorretto con lo scopo di riallineare i comportamenti del lavoratore al codice di condotta previsto dall’azienda.
Risulta essere chiaro che, in questo caso, i casi possono essere due, o il dipendente è davvero colpevole delle accuse che gli sono state rivolte oppure è innocente. In entrambi i casi è uso comune fornire comunque una risposta alla lettera di contestazione. Nella prima circostanza spesso viene usata per scusarsi e per ammettere le proprie colpe, mentre nella seconda la si usa per difendere la propria innocenza.
Come detto poco sopra, il datore di lavoro ha il diritto di recapitare al dipendente una lettera di ammonimento in caso di violazione del codice di condotta. La lettera serve per fare una contestazione diretta nei confronti del lavoratore, sottolineando una sua mancanza o un suo comportamento non corretto. Risulta essere prassi comune usare l’ammonimento scritto per sottolineare colpe di solito non gravi, ma che tendono a ripetersi nel tempo, diventando inaccettabili. Per esempio i ritardi e la negligenza sul posto di lavoro o l’utilizzo per fini privati dei dispositivi aziendali.
La lettera di richiamo viene consegnata a mano oppure spedita per posta raccomandata e ha lo scopo di allertare il dipendente. Il suo obiettivo è comunicargli che, in caso di nuovi comportamenti inaccettabili, potrebbe subire sanzioni più pesanti. Si tratta di un mezzo di comunicazione che contiene sempre una parte scritta recante la motivazione dell’ammonimento e un parte in cui si evidenziano le conseguenze che il lavoratore avrebbe nel caso in cui si ripetessero le violazioni indicate.
Risposta alla Lettera di Richiamo
Nel caso in cui dovesse ricevere una contestazione scritta, il dipendente ha il diritto di rispondere. Naturalmente non sempre un richiamo in forma di lettera presuppone un torto da parte del lavoratore, il quale potrebbe anche essere del tutto innocente. Se la motivazione contenuta dalla lettera non poggia su basi reali, il dipendente ha il diritto di sottolinearlo, ma deve sempre usare un tono comunque neutro e mai aggressivo o nervoso.
Ecco perché la risposta in forma scritta rappresenta il migliore strumento in assoluto. La legge stabilisce che il lavoratore, se decide di farlo, deve rispondere alla lettera di contestazione con una lettera entro cinque giorni. Se lo si desidera, è possibile avvalersi della collaborazione del proprio sindacato o comunque dell’appoggio di un assistente sindacale. Da sottolineare che il dipendente può rispondere anche per via orale, nonostante si consigli di usare una lettera.
Come Rispondere alla Lettera di Richiamo Disciplinare
Come anticipato prima, il dipendente accusato di comportamenti scorretti ha due possibilità. Se è consapevole di avere sbagliato, può ammettere la sua colpa redigendo una lettera in cui riconosce i suoi errori. Se, invece, ritiene di essere dalla parte della ragione, può disconoscere l’accusa che il datore di lavoro gli ha rivolto. Nel primo caso, spesso la lettera viene utilizzata per presentare formalmente le proprie scuse all’azienda, magari giustificando le proprie mancanze. Nel secondo caso, invece, la lettera dovrà ovviamente contenere delle informazioni molto dettagliate.
Quando si compila una risposta alla lettera di richiamo non riconoscendo i fatti imputati, serve entrare nel dettaglio e presentare dei fatti oggettivi in propria difesa. Lo scopo di questa risposta è mettere in luce la possibile presenza di un malinteso, oppure la totale inconsistenza dei fatti riportati dalla lettera di ammonimento. Come detto, non è mai il caso di alzare i toni e di portare la questione su un piano aggressivo. Un dipendente di un’azienda, anche se innocente, dovrebbe sempre ricordare quanto sia importante mantenere buoni i rapporti con il proprio datore di lavoro. Una verità che si palesa, per esempio, quando poi in futuro serviranno delle referenze per un eventuale nuovo posto di lavoro.
Per quanto concerne la scrittura della lettera, è possibile scaricare il fac simile presente in questa pagina. Questo documento è utile per limitarsi alla compilazione dei campi vuoti, evitando dunque di dovere redigere la lettera da zero. Al suo interno bisogna specificare che si tratta di una risposta ad una specifica contestazione. Fatto ciò, serve indicare anche la data di ricezione dell’ammonimento scritto, e in seguito riportare la risposta. Questa, come anticipato, può contenere le scuse oppure il motivo della contestazione, se non si ammettono le colpe addossate dal datore di lavoro. Infine, la lettera va firmata e datata, e successivamente spedita via posta raccomandata con ricevuta di ritorno.
Conseguenze della Risposta alla Lettera di Richiamo
Se il dipendente si è scusato, confermando di fatto la scorrettezza delle proprie azioni, il datore di lavoro molto probabilmente accetterà le scuse, o richiederà un colloquio diretto per parlarne. Alla lettera di richiamo, infatti, deve seguire un ulteriore periodo di controllo, utile per valutare se il dipendente correggerà i propri comportamenti.
Nel caso il dipendente decida di contestare la lettera, spetterà all’azienda analizzare gli elementi in sua difesa, e prendere in seguito una decisione. L’azienda potrebbe riconoscere come valide le motivazioni riportate, dando ragione al dipendente, oppure ritenerle infondate. Se si verifica questo, il datore di lavoro dovrà produrre un ulteriore documento con le motivazioni del rifiuto, riportando anche l’eventuale provvedimento disciplinare. Il tutto dovrà essere presentato entro dieci giorni dalla ricezione della lettera di risposta.
Risulta essere importante concludere ricordando un’ulteriore possibilità a disposizione del dipendente. Quando viene accusato di un eventuale atteggiamento scorretto, il lavoratore non è assolutamente obbligato a fornire una risposta orale o scritta. Può infatti scegliere di non rispondere, non presentando riscontro o lettera. Risulta essere chiaro che, in presenza di una non risposta all’ammonimento scritto il dipendente conferma in modo tacito le accuse che gli sono state indirizzate dal datore di lavoro.
Fac Simile Risposta Lettera di Richiamo
Il fac simile risposta lettera di richiamo presente in questa pagina è in formato Doc, può quindi essere scaricato e modificato in base alle proprie esigenze.
Nel modello è quindi necessario indicare
-Il riferimento alla lettera di richiamo inviata dal datore di lavoro.
-Le scuse e l’impegno a non ripetere il comportamento, se si ammette la propria colpa.
-I fatti che indicano la falsità delle accuse, se non si ammette la propria colpa.
Si tratta quindi di un modello editabile che può essere utilizzato come esempio per scrivere una risposta alla lettera di richiamo disciplinare.