Indice
In questa mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire un mercatino dell’usato, spiegando quanto costa, cosa serve e quali sono i requisiti.
Il mercato dell’usato rappresenta un settore che raramente subisce flessioni, principalmente per due ragioni. Prima di tutto, in un periodo che per molti risulta essere economicamente difficile come quello attuale, l’usato permette di risparmiare e di ridurre le spese. Inoltre, si tratta di un contesto molto apprezzato e frequentato dagli appassionati e dai collezionisti del modernariato e del vintage, sempre alla ricerca di oggetti particolari.
Aprire un mercatino dell’usato può quindi essere una soluzione eccellente per chi desidera intraprendere un’attività indipendente che permetta di ottenere un discreto utile senza richiedere un investimento molto elevato.
Fare shopping al mercato dell’usato rappresenta per molti l’occasione ideale per concedersi qualche sfizio risparmiando sulla spesa, considerando che oggi gran parte dei mercatini offrono, oltre al modernariato e agli oggetti più rari e curiosi, anche capi di abbigliamento in stock e articoli praticamente nuovi a prezzi più che vantaggiosi.
A differenza di molti paesi esteri, dove l’usato costituisce un importante settore commerciale, fino a qualche anno fa il mercato dell’usato in Italia era visto con diffidenza, ma attualmente si può dire che costituisca uno dei punti di riferimento per lo shopping personale e per la ricerca di articoli da regalo originali.
Requisiti per Aprire un Mercatino dell’Usato
Per capire come viene inquadrato a livello fiscale e commerciale un mercatino dell’usato, occorre considerare che molti degli articoli esposti sono forniti da soggetti privati, che li affidano in conto vendita accordandosi sul prezzo di partenza con il gestore, il quale tratterrà una parte del ricavato, di solito la metà.
Un mercatino dell’usato viene quindi inquadrato in modo simile ad un’agenzia di servizi, visto che chi lo gestisce è considerato prima di tutto un intermediario, la cui attività principale è quella di promuovere e favorire l’incontro tra due privati che, rispettivamente, vendono e acquistano i vari oggetti.
Risulta essere necessario ovviamente disporre di partita Iva, tuttavia le transazioni vengono gestite diversamente da quelle di un negozio tradizionale.
L’IVA viene infatti applicata in base alle fatture emesse per le vendite. La differenza è soprattutto incentrata sull’applicazione dell’Iva relativamente alla merce trattata in modalità di conto vendita. In questo caso vi è la totale esenzione dell’imposta sul valore aggiunto perché vale come vendita tra privati.
Oltre all’apertura di Partita IVA, per Agenzia d’Affari, bisognerà anche fare una S.C.I.A. presso il comune dove si trova il mercatino.
La SCIA dovrà essere corredata da
-Documento di identità
-Partita IVA
-Contratto di locazione del locale
-Permesso di agibilità del locale.
A causa della relativa complessità della contabilità di un mercatino dell’usato, si raccomanda di rivolgersi ad un commercialista esperto, in modo da evitare il rischio di irregolarità e inadempienze.
Inoltre, soprattutto se si intende trattare articoli di un certo valore, come gioielli, orologi o quadri, si consiglia di stipulare una polizza di assicurazione per tutelarsi da eventuali danni nei confronti delle merci in conto vendita.
Cosa Serve per Aprire un Mercatino dell’Usato
Considerando la notevole affluenza di pubblico e il vastissimo assortimento di articoli, visto che spesso in un mercatino dell’usato si trovano capi di abbigliamento, accessori, casalinghi, elettrodomestici e perfino complementi di arredo, il luogo del mercatino rappresenta un elemento determinante.
Risulta essere opportuno scegliere un locale di grandi dimensioni, almeno 600 o 700 metri quadri, soprattutto se l’intenzione è quella di proporre diverse categorie di oggetti. In alternativa, se si intende vendere solo abbigliamento e oggettistica, può essere sufficiente uno spazio di circa 300 metri quadri. Per quanto riguarda la posizione, si consiglia di evitare il centro storico cittadino, prima di tutto per i prezzi molto elevati sia di vendita che di affitto, ma anche per le scarse possibilità di viabilità e di parcheggio da parte dei clienti.
La soluzione ideale è una zona periferica ma non in degrado, evitando i vecchi edifici e orientandosi verso un capannone o uno spazio commerciale fornito di un ampio magazzino.
La scelta migliore per chi desidera aprire un mercatino dell’usato è quella di offrire un vasto assortimento di prodotti, in maniera tale da potere contare su di un flusso costante e continuo di clienti. I settori commerciali che non devono mai mancare in questo tipo di esercizi commerciali sono
-Abbigliamento, calzature e accessori, con un riguardo particolare al vintage e, se possibile, alle grandi firme in stock
-Oggettistica da regalo, casalinghi e stoviglie
-Giocattoli e articoli per l’infanzia
-Dischi in vinile, cd e libri
-Piccoli elettrodomestici, lampade e apparecchi radio e stereo.
In base allo spazio disponibile e alle preferenze personali si può arricchire il proprio assortimento con settori particolari, bijoux e gioielleria, orologi, macchine fotografiche, oggetti di artigianato, oppure riservare un reparto ai complementi d’arredo.
In ogni caso, è bene ricordare che più ampia è l’offerta e più numerosi saranno i clienti.
Un certo riguardo deve essere riservato all’esposizione delle merci in vendita. Se lo spazio a disposizione è dotato di vetrine, si consiglia di esporre i prodotti migliori, per esempio capi di firma, mobili di antiquariato, oggettistica di design.
Internamente, è importante che l’ambiente sia suddiviso in reparti, ognuno dedicato ad un tipo di prodotto specifico. Il settore dedicato all’abbigliamento deve disporre di camerini e specchi per le prove, l’arredamento, se presente, richiede uno spazio a parte, organizzato in maniera tale da permettere ai visitatori di muoversi liberamente.
Considerando la natura eterogenea di questo tipo di attività, se non si cerca di mantenere il perfetto ordine è facile ottenere un effetto simile a quello di un magazzino di cianfrusaglie. Curare l’aspetto è importante per facilitare i clienti nella scelta ma anche per trasmettere un’immagine positiva, piacevole ed elegante.
Diversamente da quanto avviene con le attività commerciali tradizionali, un mercatino dell’usato prevede due categorie di clienti, chi acquista gli oggetti esposti, e chi offre i propri in conto vendita. Infatti, gran parte degli articoli disponibili in un mercatino dell’usato vengono forniti dai privati, che in questo modo hanno la possibilità di liberarsi degli oggetti inutilizzati, ricavandone magari un piccolo utile.
Di solito, la cessione degli oggetti da parte dei privati è regolata da un contratto specifico dove, oltre ai dati personali del venditore, sono indicati il prezzo di partenza e il periodo di giacenza concordati. Generalmente il ricavato viene diviso a metà tra il venditore e il gestore del mercatino, e il prezzo di partenza si abbassa nel corso del tempo.
La vendita del’usato permette spesso di recuperare oggetti ancora in ottimo stato, riducendo gli sprechi e offrendo ai proprietari la possibilità di guadagnare qualcosa. Spesso i gestori e i titolari dei mercatini offrono anche il servizio di sgombero di cantine e solai e il ritiro di capi di abbigliamento in stock e giacenze di magazzino.
Un vantaggio notevole garantito dall’attività di mercato dell’usato è costituito dagli investimenti iniziali quasi nulli, considerando che le merci in vendita provengono per la maggioranza dai clienti stessi.
Proprio perché gli oggetti proposti in vendita arrivano spesso da privati e stocchisti, è molto importante prestare la massima attenzione alla qualità e allo stato in cui si trovano. Mettere in vendita capi di abbigliamento logorati, apparecchi non funzionanti e oggettistica in pessimo stato potrebbe influire notevolmente sulla propria immagine commerciale. Eventualmente, si può pensare di riservare un piccolo spazio per oggetti e merci di seconda scelta, proposti ad un prezzo minimo, ma comunque sottoposti ad un rigoroso controllo. Un’attività commerciale dedicata all’usato deve distinguersi prima di tutto per l’alta qualità dei prodotti esposti.
Scegliere oggetti in ottimo stato è importante anche per favorirne la rapida vendita, con l’ulteriore vantaggio di poter applicare un prezzo soddisfacente anche per l’ex proprietario. L’intento principale di chi gestisce un mercatino dell’usato deve essere quello di offrire sempre un vasto assortimento di prodotti e articoli di ottima qualità, rinnovandoli spesso in maniera tale da attirare un ampio numero di clienti, e di soddisfare le esigenze non solo di chi acquista ma anche di chi propone i propri oggetti in vendita. Solo così sarà possibile incrementare gli affari e farsi conoscere.
Per farsi conoscere e per promuovere la propria attività di mercato dell’usato è importante curare anche l’aspetto della pubblicità e del marketing, ancora prima di avere aperto fisicamente il punto vendita. Distribuire volantini e brochure, realizzare manifesti e inserzioni sulla stampa locale, creare un sito web e magari affiancare all’attività anche un ecommerce sono tutte strategie che permettono di ottenere fin da subito un riscontro positivo.
Questo tipo di attività generalmente non subisce una forte concorrenza, a meno che non siano presenti in zona esercizi commerciali simili, infatti i negozi tradizionali non competono con la vendita dell’usato, anzi, spesso contribuiscono ad incrementarne l’attività offrendo in vendita gli stock di magazzino.
Un sistema ideale per semplificare la procedura e permettere di aprire un mercatino dell’usato anche a chi non avesse particolari esperienze nel settore commerciale è quello del franchising. Esistono diversi marchi che operano in questo settore e consentono di iniziare senza che sia necessario un investimento consistente.
Grazie all’affiliazione, sarà il marchio ad occuparsi del primo assortimento di merce e dell’allestimento del punto vendita, in base al tipo di contratto potrebbe essere necessario avere a disposizione uno spazio corrispondente a specifiche caratteristiche.
In alcuni casi la casa madre si occupa anche successivamente della fornitura di merce in conto vendita, rinnovandola periodicamente, oltre ad offrire un completo supporto in fase di start up e ad occuparsi delle attività di pubblicità e promozione.
Come avviene anche in altri settori, il franchising è una soluzione eccellente per ridurre i disagi legati al lancio di una nuova attività, soprattutto per chi non avesse esperienze nel settore commerciale, ovviamente occorre considerare che questa soluzione nella maggior parte dei casi impone una formula predefinita e non consente libertà di scelta nei prodotti da mettere in commercio o nell’allestimento del punto vendita.