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In questa guida spieghiamo come investire in oro.
Investire in oro è una forma di speculazione finanziaria interessante, grazie alla notevole stabilità economica nel tempo di questo metallo prezioso, e alla sua capacità di essere un bene rifugio.
Monete
Esistono due classificazioni principali per le monete d’oro: monete da collezione e monete da investimento. Una moneta da collezione ha un valore che si discosta dal semplice valore di mercato dell’oro con il quale è stata realizzata, ma che aumenta a seconda della sua rarità e di quando è desiderata dai collezionisti. Una moneta da investimento, al contrario, riflette fedelmente il valore dell’oro con il quale è stata coniata. Lo stesso ragionamento vale per piccole barre d’oro.
Vantaggi
-Monete e piccole barre in genere hanno un’ampia disponibilità sul mercato, perciò non sarà difficile trovare venditori e acquirenti quando ne avrete bisogno.
-Sono relativamente accessibili anche ai piccoli investitori. Le monete, in particolare, possono essere acquistate anche da chi dispone di capitali modesti (mentre il prezzo delle barre di 1 Kg si aggira intorno ai 18.000 euro)
-Il valore delle monete è riconosciuto da tutti, il che le rende dei beni facili da vendere in caso ne abbiate bisogno. Questa caratteristica le rende attraenti per persone che vogliono mettere da parte dell’oro in caso debbano far fronte a una crisi di qualche tipo.
-Le monete originali hanno anche un marchio del governo del paese nel quale sono state coniate, che rappresenta un’ulteriore garanzia
Svantaggi
-Il problema della custodia. Spesso quando il valore dell’oro aumenta notevolmente, l’utilizzo delle monete per i pagamenti è reso illegale dai governi, o viene tassato così tanto da non essere conveniente.
-Se non si è dei professionisti non è facile riconoscere i falsi, anche se esistono strumenti che aiutano chi ha poca esperienza. I venditori sanno riconoscere le monete false semplicemente toccandone la superficie, ma per quanto riguarda le barre, dal momento che in genere sono abbastanza grandi, c’è il rischio che siano state svuotate lasciando la superficie intatta.
Questa attività illegale fa in modo che la barra abbia regolarmente il numero di serie, ma l’interno è pieno di un altro metallo, ad esempio piombo. Tutto ciò comporta serie conseguenze per chi si trova a rivendere la barra, anche in caso stia vendendo una barra autentica: l’acquirente potrebbe non fidarsi di barre passate tra le mani di privati cittadini e potrebbe richiedere che vengano analizzate da un esperto prima di accettarle. Perciò, anche se la barra si rivelerà perfettamente autentica, finirete con il pagare il costo del consulto.
-Come per la maggioranza degli investimenti, il fattore più importante è la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita. A seconda delle situazioni, potreste rimetterci anche il 7% o peggio. La richiesta tende ad arrivare a ondate, a seconda del momento può prevalere la domanda o l’offerta. Pertanto il prezzo, e il vostro guadagno, varieranno di conseguenza. Monete e piccole barre d’oro possono essere un buon settore per chi ha a disposizione somme che vanno dai 100 ai 15.000 euro, specialmente per persone che programmano investimenti a lungo termine e che considerano imprescindibile la proprietà del bene in forma fisica. In questo caso i costi per transazione, recapito e proprietà si aggirerebbero intorno al 10-15% del totale.
Lingotti
Nel mercato professionale dell’oro, un tipico lingotto pesa circa 12 Kg. Il commercio dei lingotti è un settore riservato a grandi compagnie e istituzioni. I prezzi sono competitivi ma inaccessibili agli investitori privati.
Vantaggi
-La loro disponibilità sul mercato è notevole.
-Hanno un numero di serie e in genere non abbandonano i caveau, il che costituisce un’importante garanzia per la sicurezza dell’investimento: il problema dei falsi e della perdita di integrità praticamente non esiste.
Svantaggi
-Ogni lingotto ha un prezzo di circa 220.000 euro. Non si tratta di un investimento accessibile alla maggior parte delle persone. Per beneficiare dei prezzi competitivi del mercato, il capitale minimo a disposizione dovrebbe superare i 350.000 euro.
-Il mercato professionale è un mercato ‘Over The Counter’ e i costi di consegna e custodia sono a carico degli investitori.
In un mercato OTC non è semplice rimanere informati sull’andamento dei prezzi. L’accesso ai prezzi competitivi e che variano in tempo reale richiede un notevole impegno di tempo e risorse.
Gioielli
I gioielli sono un business attraente per chi compra all’ingrosso e vende al dettaglio. E’ indicato anche per chi ha buon gusto e il tempo di scorrere i cataloghi alla ricerca di oggetti che si potrebbero rivendere con facilità. Tuttavia non è il settore più indicato se vi interessa investire nell’oro. Dal punto di vista dell’investitore in oro, i gioielli presentano due grandi vantaggi ma molti svantaggi.
Vantaggi
-Risulta essere la forma nella quale la proprietà dell’oro può portare ulteriori benefici, per esempio la possibilità di indossarli.
Sono molto semplici da acquistare.
Svantaggi
-I costi di acquisizione sono alti. I gioielli al dettaglio possono costare anche 3 volte il loro valore oro (notate che, in caso di problemi, un’assicurazione vi rifonderà il valore reale del gioiello, ma con quel valore non riuscirete ad acquistarne uno uguale in un negozio).
-Il valore dei gioielli è determinato soprattutto dalle pietre preziose, dal design e dalla lavorazione artigianale. Queste caratteristiche superano notevolmente il valore in oro.
Tutti i pezzi sono differenti e i loro valori sono soggettivi. Se non avete esperienza, probabilmente non riuscirete ad attribuire il giusto valore ai diversi gioielli.
-Risulta essere la forma di oro più facile da rubare.
Se scegliete di investire in oro acquistando dei gioielli, il consiglio migliore è evitare le gioiellerie e le aste (i prezzi da pagare alla casa d’aste sono tipicamente del 10-15%). In alternativa, in alcune parti del mondo, per esempio a Dubai, è possibile comprare gioielli in oro a un prezzo simile a quello dei lingotti. Lì le collane talvolta si vendono a un prezzo inferiore del 20% rispetto a quello che l’oro avrebbe se venisse fuso in un lingotto. Tuttavia fate attenzione: potrebbe essere difficile trasportare una grossa quantità di gioielli senza dover pagare tasse o superare rigidi controlli di sicurezza.
Future
I contratti future sono un prodotto finanziario sofisticato. Qui troverete un piccolo sommario delle loro caratteristiche.
Vantaggi
-Per trader che non desiderano stipulare dei contratti di custodia, eliminano il problema e il relativo costo, riducendo significativamente le spese.
-Gli investitori necessitano di molto meno denaro per partecipare anche a operazioni su larga scala. I future permettono di non pagare subito ciò che state acquistando e di non pagarlo mai se venderete il contratto in un tempo abbastanza rapido (in genere un mese o due). Pagherete invece una tassa equivalente al 2% del valore iniziale, e i profitti o le perdite vi saranno aggiunti o detratti.
-Potete rivendere in fretta. A patto che acquistiate un contratto equivalente prima della scadenza del vostro, sarete in grado di guadagnare in caso di crollo dei prezzi. Questo sui mercati spot si può fare solo con grande difficoltà, perché il venditore dovrebbe anticipare la spedizione dell’oro, cosa impossibile per gli investitori.
-Il mercato dispone di molta liquidità.
-Risulta essere abbastanza facile stabilire il reale valore dei contratti future seguendo la borsa.
Svantaggi
-Volatilità. I contratti future devono essere periodicamente chiusi, in genere ogni tre mesi, e in queste occasioni il trading viene sospeso per quanto riguarda quel contratto. Il trading diventa così un’attività difficile in cui le parti giocano a nascondersi, con un’alta volatilità, che può essere estremamente dolorosa per chi non ha il privilegio di avere accesso a informazioni riservate.
-I future vengono venduti a un prezzo che può essere diverso dal loro reale valore. Quando il valore dell’oro diminuisce rispetto a quello del denaro, il prezzo dei future è più alto rispetto al prezzo spot. Di quanto più alto dipende dai tassi di interesse del mercato per il denaro e per l’oro nel periodo compreso tra acquisto e sospensione del contratto. Non è così facile predire questi valori. Nella pratica, in genere gli arbitraggisti del mercato rendono minima questa differenza di valore cercando l’offerta più conveniente tramite computer. Quello che gli investitori devono sapere è che se acquistano un future a un prezzo superiore di 1 euro rispetto al prezzo spot 30 giorni prima della sospensione, il valore di quel future diminuirà di circa 4 centesimi al giorno per i successivi 30 giorni.
-Rischio del credito. Risulta essere il rischio intrinseco in un contratto future nel periodo che va tra l’accordo e la data per la quale è stato programmato di concludere l’affare, che lascia una delle due parti creditore di una somma che ancora non può riscuotere. Nel momento in cui si accetta di stipulare un contratto future non ci si preoccupa di questo rischio che però esiste, e chi investe nell’oro tutte le proprie risorse dovrebbe esserne ben conscio.
-Instabilità del mercato. Con tutti i contratti future (non solo quelli che riguardono l’oro) un crollo improvviso del mercato potrebbe costringervi a vendere, facendo abbassare ulteriormente il prezzo, mentre una salita dei prezzi farà aumentare la domanda, con un conseguente ulteriore aumento dei prezzi. Ciascuno scenario ha il potenziale di creare un circolo vizioso. Questo rischio si può gestire per lunghi periodi di tempo ma rappresenta un pericolo per chi investe nei contratti post-datati. Lo stesso fenomeno di instabilità strutturale precedette il grande crollo della borsa del 1929.
-Lo stop loss. Lo stop loss, o limite massimo di perdita, sembra un’idea fantastica e viene offerto e promosso da molti broker per ragioni di sicurezza. In realtà può agire contro gli interessi dell’investitore, dal momento che prevedere l’andamento dei prezzi in futuro non è facile. Un anticipo di 7.000 euro probabilmente sarebbe sufficiente a stipulare un contratto future dell’ammontare di 350.000 euro, e le spese per la transazione sarebbero ridotte. Ma impostare un limite massimo di perdita di 7.000 euro, vorrebbe dire che qualsiasi piccola variazione dei prezzi dell’oro potrebbe far saltare l’affare e farvi perdere l’anticipo.
Un approccio più conservativo permetterebbe un po’ di tolleranza nei confronti di un mercato che si muova nella direzione sbagliata. Se un anticipo di 7.000 euro vi permette di stipulare un contratto future della portata di 70.000 euro, i costi per mantenere valido il contratto per un anno includerebbero le commissioni (sarebbero necessarie 4 vendite e 4 acquisti), 4 spread trading (l’acquisto di un contratto future e la vendita contemporanea di un altro contratto future correlato) e la perdita di interesse sul margine. Volendo essere ottimisti, le spese sarebbero di circa 700 euro, cioè l’1% del capitale ma ben il 10% dell’anticipo. Aggiungendo il carattere di imprevedibilità dei contratti future, e la differenza tra i prezzi spot e i prezzi futuri, le spese potrebbero essere significativamente più alte. Non lasciatevi ingannare dal fatto che state risparmiando sulle spese di finanziamento del trading, poiché saranno comprese in quelle che sosterrete. Per investitori pronti a correre per un breve periodo il rischio intrinseco dei contratti derivati e future, questi rimangono un buon metodo di investimento.
Titoli garantiti
Sono un fenomeno relativamente nuovo. Mirano a combinare i vantaggi dell’oro in forma fisica (lingotti) con la liquidità e le infrastrutture del mercato tradizionale. Attualmente sono disponibili in Australia, Londra e Canada, in forme leggermente diverse. Per creare dei titoli garantiti dall’oro viene fondata una compagnia che ha il diritto di stampare un certo numero di certificati, in misura direttamente proporzionale all’oro depositato in un caveau.
I titoli vengono poi impiegati normalmente nel trading. Il prezzo di questi titoli riflette quello che hanno sul mercato, a seconda della domanda e dell’offerta degli stessi, ma ovviamente sarà anche strettamente legato a quello dei lingotti, dal momento che in genere è possibile riscattarli, ricevendo l’oro a essi associato. Il riscatto richiede un pagamento di una tassa relativamente alta, ma i professionisti del mercato, che investono a lungo termine, saranno in grado di fare offerte che rispecchiano abbastanza fedelmente il valore dell’oro. In assenza di altri acquirenti, infatti, acquisiranno dei titoli che potranno essere riscattati in futuro, ottenendo un maggiore profitto. Questo fa sì che il prezzo al quale vengono venduti i titoli garantiti sia molto simile a quello dei lingotti.
Vantaggi
-Possedere dei titoli garantiti dall’oro ècome possedere dei lingotti in un caveau. I lingotti devono essere conservati in un luogo appropriato e non possono essere ceduti temporaneamente, né utilizzati per una qualsiasi transazione derivata.
-Il mercato è accessibile anche ai piccoli investitori, a differenza di quello dei lingotti.
-I prezzi medi di mercato sono considerevolmente più bassi di quelli delle monete e dei lingotti, tipicamente dello 0,5%.
-Non esiste il problema della custodia, dal momento che l’oro è custodito in un caveau riconosciuto, statisticamente molto più sicuro rispetto a qualsiasi forma di custodia privata.
Svantaggi
-C’è un certo grado di intermediazione nella proprietà dell’oro. Anche se i titoli conferiscono un diritto sull’oro, questo non è proprietà dell’investitore. Tecnicamente l’oro è di proprietà dei fiduciari, il cui dovere è difendere i diritti del beneficiario. Il risultato legale è che anche se l’oro è allocato, la proprietà dei lingotti è tecnicamente dei fiduciari, nei confronti del quale l’investitore gode di un credito.
-Ovviamente esistono spese per avviare e tenere in piedi un contratto di questo tipo, e questo comporta una diminuzione della quantità d’oro investito. Le spese di manutenzione si pagano mensilmente.
-Anche se il prezzo medio di mercato è più conveniente, i broker tendono a chiedere delle commissioni, assenti se acquistate direttamente dell’oro da un venditore.
Le commissioni variano molto da un mercato all’altro e da un broker all’altro. A volte possono essere tariffe flat e ragionevolmente basse, ma queste offerte si trovano soprattutto su internet, dove gli affari vengono fatti a quello che viene presentato come il “prezzo migliore”, ma che non sempre lo è davvero.
-Alcune operazioni impongono spese extra per le transazioni. Nel Regno Unito, ad esempio, si paga una tassa dello 0,5% su ogni acquisto.
-Alcuni dei vantaggi degli investimenti privati, come la riduzione delle imposte, non sono applicabili ai titoli garantiti.
Per concludere, i titoli garantiti dall’oro possono essere un ottimo investimento. La loro stabilità sembra più solida rispetto a quella di un contratto future, dal momento che non presentano la volatilità di questo tipo di accordi.
Le spese di custodia, per quanto possano essere piuttosto alte, sono generalmente inferiori rispetto a quelle che paghereste per altre forme di custodia accessibili ai medi investitori, anche se i costi delle transazioni potrebbero essere migliorati. Considerati tutti questi fattori, questa innovazione sembra incoraggiare la proprietà privata dell’oro a costi accessibili e con buoni livelli di sicurezza.
Programma pool di oro non allocato
I programmi pool di oro non allocato permettono ai clienti di acquistare oro solo come titolo.
Il cliente paga in denaro e diventa creditore di un certo numero di lingotti, ma non detiene dei diritti su dove quest’oro si troverà fisicamente.
Vantaggi
-Prezzi di acquisto relativamente accessibili.
-Bassi costi di custodia, in genere assenza di commissioni e prezzi ridotti dell’1% circa.
Svantaggi
-L’oro non allocato comporta rischi consistenti per l’acquirente. Ciò che acquisite è semplicemente un credito nei confronti di una banca alla quale l’oro viene fornito da diversi provider. Tuttavia, non c’è nessuna certezza sul fatto che tutti i provider siano in grado di ripagare la banca. Nonostante le molteplici attrattive offerte dall’oro non allocato, considerati i rischi non quantificabili che esso comporta, non rappresenta un investimento raccomandabile. Il vostro investimento sarebbe troppo dipendente dai conti del provider e non c’è nessuna garanzia sul fatto che questo sia davvero in grado di consegnarvi l’oro in futuro. Se nell’industria dell’oro ci fossero persone senza scrupoli, la cosa più semplice per loro sarebbe arricchirsi vendendo programmi pool di oro non allocato. In questo modo prenderebbero il denaro dei clienti e lo sfrutterebbero per il proprio profitto, senza nemmeno pagare gli interessi. Se infine dichiarassero bancarotta, perdereste il vostro denaro e probabilmente non avrebbero nemmeno infranto la legge.
Azioni in miniere
Le azioni in miniere d’oro sono un modo comune per investire nel mercato dell’oro.
Vantaggi
-Il vantaggio di investire nelle azioni di una miniera d’oro è che il valore di queste azioni è sensibile alle variazioni del prezzo dell’oro molto più di quanto non sia anche quello di un semplice lingotto. Questo perché le miniere d’oro sono valutate anticipatamente sulla base dei flussi di cassa previsti durante la vita della miniera, che dipendono dalle riserve, e sul rapporto tra i costi di produzione e il valore previsto dell’oro estratto. Supponiamo che una miniera nasconda 30 tonnellate d’oro e che il loro valore sia di 10 euro per grammo. Se il costo di produzione è 6 euro per grammo, la miniera durante la sua vita darà un ricavato di 70 milioni di euro. Ma se il prezzo dell’oro aumenta per esempio del 25%, la miniera incasserà 140 milioni di euro complessivi. Ciò porta a un effetto ‘leva’ di quattro volte: nell’esempio, infatti, per un aumento del 25% del valore dei lingotti il guadagno aumenterà del 100% (a parità di altre condizioni). Naturalmente il rovescio della medaglia è che se il prezzo dei lingotti dovesse scendere, anche le azioni scenderanno quattro volte tanto.
Svantaggi
-La quantità di riserve d’oro di una miniera non è mai conosciuta con precisione. Le riserve (e le loro parenti povere, ‘le risorse’) sono valutate dai programmi di perforazione dei minatori che campionano una vena per misurare la concentrazione di oro nella roccia. Le quantità che risultano essere presenti dopo gli esami chimici sono estrapolate su un’area più vasta per individuare il possibile ammontare di riserva globale, anche se non vi è alcuna garanzia che questo verrà trovato in miniera. Di conseguenza, vi è il rischio che le previsioni non rispecchino la realtà. La natura umana è d’intralcio per un campionamento accurato, in particolare nelle imprese la cui funzione è principalmente di esplorazione piuttosto che il lavoro vero e proprio in miniera. I cercatori d’oro raccolgono denaro incoraggiando gli investitori, dicendo che c’è oro sottoterra, ma basta scartare un paio di campioni di rocce povere d’oro (fingendo che siano danneggiate) per manipolare i risultati in meglio. Alla fine, l’investitore deve considerare sia i geologi sia il controllore finanziario della società, perché entrambi possono avere l’ultima parola sull’affare. E’ quasi sempre nel loro interesse peccare per eccesso di ottimismo. Un pessimista difficilmente costruirebbe una miniera.
-Ci possono essere anche problemi tecnici imprevisti nell’estrazione dei minerali. Tali problemi possono aumentare i costi di produzione, e aumenti percentuali anche piccoli possono togliere redditività alla miniera.
-Un altro problema è che i costi della miniera possono essere sostenuti in una valuta diversa dall’euro, la moneta di scambio della produzione. I movimenti dei tassi di cambio possono influenzare notevolmente la redditività della miniera a causa degli arrotondamenti sia degli utili che delle perdite.
-Forse però la più grande variabile è il sentimento dell’azionario. A causa della forte attrazione delle azioni dell’oro nei mercati, le quotazioni tendono a sopravvalutare sensibilmente non solo l’oro, ma anche qualsiasi valutazione ragionevole della futura attività della miniera. Gli investitori spesso non hanno familiarità con i numeri di rendimento che è opportuno aspettarsi da una miniera rispetto ad esempio a un supermercato, perché mentre non vi è ragione di pensare che l’uso di un supermercato ne faccia diminuire il valore, la miniera di certo perderà valore in pochi anni, una volta che il minerale sarà terminato. Il profitto di una miniera deve rimborsare l’investimento iniziale e fornire utili durante la sua vita. Una miniera con una vita prevista di 20 anni dovrebbe dare ogni anno un rendimento superiore al 5% rispetto alle aspettative per poter assicurare un profitto a un investitore a lungo termine. Poche miniere possono fare questo, quindi il valore delle azioni di molte miniere è sostanzialmente legato all’aumento del valore dell’oro.
-La cultura aziendale è un altro problema. In questi giorni molte aziende (non solo minerarie) sono gestite più a beneficio dei loro manager che degli azionisti. A molti manager non piace pagare i dividendi perché questo diminuisce il denaro a disposizione per gli stipendi del personale e per i nuovi investimenti aziendali, come l’esplorazione o l’attività pubblica di acquisto. Poche compagnie minerarie possono essere considerate semplici sistemi di sfruttamento di minerali sotterranei nell’interesse degli azionisti. Spesso il patrimonio può diventare un giocattolo nelle mani dei consigli di amministrazione, che tendono a speculare con i soldi degli azionisti, investendo in opportunità che garantiscano loro dei guadagni al di là della vita della miniera. In assenza di politiche rigorose e generose sui dividendi, gli azionisti di miniere d’oro dipendono tanto dall’oro quanto dalle competenze strategiche del titolare della miniera.
Le azioni sono potenzialmente rischiose ma allo stesso tempo un investimento interessante. Tendono ad essere ragionevolmente correlate ai prezzi dell’oro, ma sono anche soggette a molte variazioni indipendenti dal mercato. Le azioni delle miniere possono essere considerate un buon investimento per somme dai 4.000 euro in su, ma gli investitori dovrebbero sempre tenere presente l’effetto ‘leva’ e investire un po’ meno di quanto farebbero coi lingotti. I costi di acquisto e di vendita variano da mercato a mercato. Non è raro uno spread del 2% (un po’ inferiore per le compagnie minerarie più grandi) e costi di transazione dell’1-1,5%. I costi di trading possono raggiungere anche il 4-5% del costo del capitale per ogni investimento intrapreso.