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In questa mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire un’associazione culturale, spiegando quanto costa, cosa serve e quali sono i requisiti.
Un’associazione culturale è un’organizzazione che si occupa di diffondere e promuovere iniziative di carattere artistico, umanistico e culturale in genere. Solitamente non ha finalità di lucro ma viene mantenuta anche grazie al lavoro e alla collaborazione di soci e attivisti, oltre al coinvolgimento di aziende e istituzioni pubbliche con il ruolo di sponsor. Si tratta di un’attività sicuramente allettante per chi apprezza l’arte e la comunicazione, ma richiede non solo un significativo background culturale e una certa sensibilità, ma anche competenze di carattere organizzativo e gestionale, al fine di coordinare le varie attività, interagire con ambienti sociali e uffici pubblici, reperire i fondi per ogni progetto e farsi conoscere sul territorio.
Può essere comunque una scelta interessante per chi possiede una formazione umanistica unita ad una rete di conoscenze all’interno di un ambito istituzionale e culturale, università, redazioni, case editrici, gallerie d’arte e così via. Per quanto la fase di start up possa apparire piuttosto complessa, non è del tutto impossibile riuscire a creare e portare avanti con successo un’organizzazione di questo tipo.
Cosa Serve per Aprire un’Associazione Culturale
Prima di tutto, come avviene per ogni altro tipo di impresa, è necessario avere un’idea molto chiara e stabilire con una certa precisione quali possano essere gli obiettivi da raggiungere. A tale riguardo può essere utile redigere un business plan, specificando non solo le possibili iniziative che si desideri organizzare ma anche, indicativamente, quali potrebbero essere i costi.
Occorre infatti considerare che questo tipo di attività possiede innumerevoli sfaccettature, ognuna delle quali comporta spese e richiede competenze di diversa natura. Un’associazione culturale potrebbe infatti occuparsi di musica classica o jazz, organizzare rassegne di cinema e di letteratura, allestire mostre d’arte e realizzare corsi di disegno, fotografia e pittura, promuovere il patrimonio culturale e artistico locale oppure occuparsi di viaggi, escursioni, visite guidate, percorsi enogastronomici. Le possibilità sono davvero innumerevoli: la scelta dipende sia dalle proprie conoscenze tecniche e culturali, sia dalla presenza sul territorio di altre organizzazioni simili.
Per evitare di commettere errori di valutazione, e ritrovarsi poi a dover gestire un’attività troppo impegnativa oppure di non disporre di contatti utili, si raccomanda di orientarsi verso un unico settore, cinema, letteratura, musica, arte, turismo o altro. Una volta iniziata l’attività, sarà eventualmente possibile estendere il contesto delle diverse iniziative, magari collaborando con altre associazioni o con istituzioni di carattere pubblico o privato.
Le difficoltà maggiori di un’associazione culturale si riferiscono principalmente alla capacità di creare una rete di contatti e di farsi conoscere sul territorio. Organizzare l’ufficio e creare le cariche è importante solo se viene effettuata contemporaneamente una promozione attiva delle attività, finalizzata a trasformare l’associazione in un punto di riferimento del proprio settore culturale. A tale riguardo è molto importante coinvolgere le varie istituzioni pubbliche e private locali così come i simpatizzanti e chiunque si dimostri interessato, anche occasionalmente, alle attività, agli eventi e alle iniziative organizzate dall’associazione.
Risulta essere indispensabile organizzare un ufficio stampa efficiente e operativo su tutto il territorio e realizzare spesso progetti interessanti e utili sia sotto l’aspetto culturale che sociale. Oltre agli operatori dei diversi uffici organizzativi, è importante la presenza dei volontari, che necessitano, così come i soci, di essere coordinati e coinvolti continuamente attraverso notiziari informativi inviati periodicamente via email, invitandoli a partecipare al programma annuale dell’associazione. Per farsi conoscere anche al di fuori dell’ambiente locale, un’ottima idea è quella di ricorrere ai social, che possono essere considerati ottimi strumenti di aggregazione e di promozione. Un’associazione deve inoltre collaborare con altri organismi no profit inseriti nello stesso settore, ONG, altre associazioni, enti pubblici e istituzioni private.
Requisiti per Aprire un’Associazione Culturale
Per costituire un’associazione culturale è necessario identificare le persone che assumeranno le tre cariche sociali di maggiore importanza, al fine di rappresentare l’associazione ai fini legali e amministrativi, qualsiasi associazione, per poter essere costituita, necessita di almeno tre soci fondatori. Una volta stabiliti ruoli e incarichi, si può passare a redigere l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione: si tratta di documenti richiesti dalla legge e di estrema importanza, necessari per dichiarare obblighi e responsabilità dei soci fondatori, per presentare pubblicamente progetti e iniziative e per accedere a finanziamenti speciali o creare convenzioni con istituzioni pubbliche.
La fase conclusiva della fondazione di un’associazione culturale è la registrazione della nuova impresa, che deve essere effettuata nei registri dell’Agenzia delle Entrate, in modo tale da ricevere il codice fiscale ed avvalersi di tutte quelle agevolazioni che interessano le attività no profit. Dopo la registrazione, l’associazione culturale può iniziare a svolgere la propria attività.
Di particolare importanza sono l’atto costitutivo di un’associazione e il relativo statuto, si tratta di una sorta di contratto con cui i soci si impegnano a raggiungere un obiettivo condiviso. Lo statuto deve evidenziare chiaramente il fine dell’associazione, l’organizzazione interna, i fondi comuni, le condizioni di uguaglianza e variabilità tra i soci e il ruolo del presidente o dell’amministratore. Inutile precisare come sia importante seguire ogni fase con la massima precisione e curare attentamente documenti e atto costitutivo dell’associazione, per non incorrere in eventuali problemi da parte degli organi incaricati di controllare questo tipo di attività.
Una volta terminato il percorso di apertura e fondazione, redatto lo statuto e stabilite le cariche istituzionali, l’associazione culturale deve corrispondere ad una precisa organizzazione interna. L’organo più importante di un’istituzione di questo tipo è l’assemblea dei soci, che deve occuparsi prima di tutto dell’elezione del presidente e delle altre cariche istituzionali, dell’approvazione del bilancio e della pianificazione delle attività. Risulta essere compito dell’assemblea dei soci anche l’elezione del consiglio di amministrazione, costituito da diverse figure il cui numero è variabile in relazione all’importanza dell’associazione e al numero dei soci: in genere si tratta di uno o più vice presidenti, un segretario, un tesoriere ed un garante.
Il consiglio di amministrazione svolge il ruolo di programmazione delle diverse attività e si occupa della direzione e del coordinamento delle figure interne, rispettando quanto espresso dall’assemblea dei soci tramite mandato.
Costi per Aprire un’Associazione Culturale
Un’associazione culturale, essendo priva del fine di lucro, deve essere gestita in totale trasparenza e compartecipazione, offrendo ai soci la possibilità di interagire ed esprimersi liberamente. In base alle dimensioni e all’importanza sul territorio, potrebbe verificarsi la necessità di disporre di una sede e di una serie di figure di riferimento come direzione, uffici amministrativi, ufficio stampa e comunicazione, staff organizzativo, ufficio tecnico, oltre ad assistenti e volontari che supportino i lavori di ufficio e l’organizzazione delle attività.
Secondo le norme legislative fiscali, un’associazione culturale può chiedere ai propri soci una quota per la partecipazione a specifiche attività, quali possono essere corsi, viaggi, proiezione di film e altro. Tali compensi sono esenti da tasse e non richiedono la partita Iva.
Le entrate di un’associazione culturale non costituiscono utile e non possono essere divise tra i soci, amministratori e soci che svolgono un lavoro interno possono comunque ricevere un compenso. Anche le eventuali attività commerciali, quali possono essere corsi, spettacoli, concerti e così via, non possono essere organizzate in forma imprenditoriale, ma dagli stessi soci. In qualsiasi organismo di tipo associativo, il consiglio di amministrazione si tiene periodicamente e regolarmente e le cariche vengono elette secondo quanto stabilito nello statuto.
Gestire un’associazione culturale, organizzare eventi, manifestazioni, esposizioni, spettacoli e altro, ricercare i contatti, mantenere i rapporti e promuovere le attività è un lavoro complesso e articolato, che inoltre comporta spese considerevoli. Per tale ragione è importante la presenza, all’interno dell’associazione, di un esperto nel lavoro di ricerca e reperimento di finanziamenti e fondi per garantire il successo delle diverse iniziative.
La persona alla quale viene affidato questo incarico deve capire come muoversi per non perdere alcuna opportunità di ottenere e potenziare le risorse economiche per i vari progetti, informandosi riguardo ai finanziamenti a fondo perduto, ai contributi per le attività senza fini di lucro, ai sistemi di raccolta fondi e ad ogni altro strumento valido per evitare di chiudere in perdita o di non riuscire a portare a termine qualche iniziativa.
Uno strumento particolarmente utile è quello del crowdfunding, ovvero dei progetti finanziati grazie alla partecipazione del pubblico, di solito utilizzando apposite piattaforme online. Si tratta di un metodo che offre la possibilità di promuovere le iniziative organizzate dall’associazione e al contempo permette ai simpatizzanti di partecipare alle spese.
Naturalmente, sia per la richiesta dei finanziamenti che per la raccolta fondi, devono essere forniti tutti i dettagli riguardo al progetto da finanziare, e un resoconto preciso dell’importo totale del finanziamento e del relativo utilizzo, specificando le diverse spese affrontate per completare l’iniziativa.
La capacità di reperire finanziamenti e fondi non è da tutti, si tratta inoltre di un compito da affrontare con estrema precisione, per evitare di trasmettere un’immagine poco affidabile, ma anche per non impegnarsi in iniziative di grandi dimensioni, che potrebbero poi risultare difficili da portare a termine a causa dei costi eccessivi e dell’incapacità di affrontare situazioni complesse.
Conclusioni
L’associazione culturale è un’impresa molto diversa da un’azienda tradizionale, visto chenon è finalizzata a realizzare un utile, anche se può svolgere un’attività commerciale.
Costituisce comunque un’attività interessante per chi apprezza l’arte e la cultura e predilige un ruolo di comunicazione, che consenta di essere a contatto con un grande numero di persone, realizzare progetti appassionanti e coinvolgere un grande numero di persone. Può essere indicata per chi ha già esperienza nel settore dell’informazione, dell’educazione o negli specifici ambiti di riferimento, teatro, musica, cinema, letteratura, arte e così via.
Richiede anche una profonda conoscenza delle istituzioni pubbliche e la capacità sia di raccogliere fondi che di gestirli successivamente per la realizzazione di iniziative e attività di vario genere. Visto che oggi rappresenta un sistema abbastanza diffuso per organizzare eventi e manifestazioni, è necessario informarsi con attenzione riguardo alle associazioni culturali già presenti sul territorio, in maniera tale da evitare di proporre un programma di iniziative troppo simili.